Il sindaco di Buonvicino invita alla riconsegna delle fasce contro la chiusura dell’ospedale di Praia a Mare. E intanto Scopelliti loda l’azione di governo sulla sanità.
BUONVICINO – “Riconsegniamo le fasce al prefetto”.
È Giuseppe Greco, sindaco del Comune di Buonvicino, a lanciare l’iniziativa provocatoria, nell’ambito della lotta del territorio per evitare la riconversione dell’ospedale di Praia a Mare in Casa della salute prevista per il 31 marzo.
Questa mattina, infatti, il primo cittadino della città di San Ciriaco ha scritto ai colleghi dei comuni dell’Alto Tirreno cosentino dicendosi disposto a riconsegnare nelle mani del Prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, il suo mandato di sindaco. Nella missiva, dunque, l’invito a fare altrettanto, da Bonifati ad Aieta, ai cittadini di comuni come Praia a Mare, Tortora, Scalea e Santa Maria del Cedro, Belvedere e Diamante solo per citare i centri più popolosi. Una proposta, quella di Greco, da discutere in un incontro da convocare a breve all’ospedale di Praia.
“Sono convinto dell’invito e della proposta formulata – scrive Greco – in considerazione del fatto che i comuni, alla cui guida siamo deputati, sono il momento esponenziale delle comunità locali. Purtroppo – prosegue il sindaco di Buonvicino – per come la vicenda si è delineata e si definisce, l’unico atto da porre in essere a tutela della popolazione è la dimissione dalla carica di sindaco, dando così alla Regione Calabria il senso della gravità delle cose”.
In questo modo, Greco, raccoglie l’invito proveniente da più parti nella società civile altotirrenica a che anche i rappresentanti eletti dal popolo compiano un gesto forte per attirare sulla vicenda dell’ospedale praiese la necessaria attenzione mediatica e, soprattutto, istituzionale sul piano nazionale.
Intanto, da Palazzo Alemanni, è partito un progetto di comunicazione istituzionale della Giunta della Regione Calabria sulla sanità.
Il governatore e commissario ad acta del Piano di rientro dal deficit sanitario, Giuseppe Scopelliti, snocciola i risultati di 18 mesi di governo a partire dalla riduzione di ben 130milioni euro del debito. E poi, sempre nell’ambito dei numeri, 648milioni sbloccati per la sanità calabrese di cui 428 di mutuo autorizzato da Roma per coprire i debiti del comparto sanitario fino al 2008 e 220milioni di euro provenienti dalle premialità per i passivi restanti.
E ancora, sempre per bocca di Scopelliti, meno emigrazione sanitaria, meno errori “E – commenta il commissario regionale della Sanità – un Evento storico: la chiusura di ospedali inefficaci e inadeguati, presidi di morte e non di salute che saranno riconvertiti in Casa della salute o Capt”.
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