Ospedale di Praia a Mare

Ospedale di Praia a Mare

Tutti gli articoli relativi all’annosa vicenda dell’ospedale di Praia a Mare. Una vicenda fatta di decisioni della struttura commissariale per la sanità calabrese. Decisioni prese sulle teste dei cittadini. Decisioni che hanno portato l’ospedale a un depotenziamento.

A cominciare dalla chiusura dei primi reparti (2008) fino al decreto di conversione in Casa della Salute dell’allora (2010) commissario per il Piano di rientro dal deficit sanitario della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti.

Per riottenere l’ospedale si erano perseguite forme di protesta. Non molto efficaci, a dire il vero, e mai ampiamente partecipate dai cittadini. Allo scopo sono anche sorti comitati che hanno avuto il merito di avviare la protesta e mantenerla d’attualità.

In opposizione alla conversione in struttura distrettuale, i sindaci del territorio hanno tentato la via giudiziaria. I primi cittadini di Praia a Mare e Tortora, su tutti, hanno proposto ricorso giunto fino al Consiglio di Stato.

Palazzo Spada, nel 2014, ha infine sancito che quella conversione era illegittima e stabilito di rideterminare i contenuti della struttura.

A distanza di tre anni, però, non si era dato seguito a quanto deciso. Ciò nonostante un successivo giudizio di ottemperanza. E a nulla era inoltre valso il fatto che lo stesso organo costituzionale avesse per ben due volte “commissariato il commissario calabrese”.

L’impasse si è sbloccata solo a fine 2017. Praia a Mare è ora in procinto di rientrare nella rete ospedaliera dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.

La vicenda dell’ospedale praiese, infine, è una storia in cui c’entra troppo, molto, la politica locale e nazionale che fa valere il suo nefasto peso anche in un settore delicato come la sanità.