La previsione è di Salvatore Lo Presti, responsabile dell’unità di progetto del Piano integrato sociale della Regione Calabria all’interno del Tavolo di partenariato per la Rete regionale delle Case della Salute.
“Dopo i piani di fattibilità – spiega Lopresti – l’iter prevede le convenzioni con le Aziende sanitarie provinciali e infine la distribuzione delle somme. I tempi – ha aggiunto – dipendono dalla brocrazia in quanto oltre a quanto stabilito dal Pinao di rientro bisogna rispettare i regolamenti comunitari che prevedono procedure molto rigide. Ad esempio nell’assegnazione degli appalti”.
Alla domanda posta sulla possibilità che lo studio di fattibilità di una Casa della salute possa dare esito negativo, Lopresti ha così risposto. “E’ possibile che questo accada per motivi economici. Ad esempio – ha puntualizzato – nel caso in cui l’adeguamento antisismico abbia un costo superiore al 10 percento del costo complessivo degli interventi per la riconversione, ma – ha concluso – dagli studi preliminari, nessuna delle strutture della rete Case della salute dovrebbe avere questo problema”.
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