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Praia a Mare, colto da infarto muore per strada

PRAIA A MARE – Un 55enne di Praia a Mare, Vincenzo De Filippo, è morto nel pomeriggio di ieri, domenica 9 settembre 2012, a causa di un infarto.

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La tragedia, avvenuta per strada, in via Bellini di Praia a Mare, ha scatenato una polemica sul ritardo nei soccorsi. Una polemica sollevata da alcuni organi di stampa che hanno rilanciato la notizia nella mattinata di oggi, lunedì 10 settembre, riferendo di un tempo di intervento superiore ai 40 minuti. (Il Quotidiano della Calabria, ndr)

“Una polemica stupida” come hanno sostenuto responsabili della Centrale operativa 118 di Cosenza. Secondo i verbali del centro di soccorso sanitario cosentino la prima richiesta telefonica di soccorso è giunta in centrale alle 17 e 50 “Per un paziente che veniva descritto come cianotico e con schiuma alla bocca”. L’operatore ha dunque allertato la guardia medica e il presidio competente. “Un mezzo di soccorso – prosegue la ricostruzione del 118 – è giunto sul posto alle 18 e 19: dunque in 29 minuti. Ma – viene aggiunto – già alle 18 e 06, ovvero dopo 16 minuti, sul paziente erano in atto manovre rianimatorie a cura di un medico esperto e della guardia medica”.

Infatti, come hanno confermato anche i diretti interessati e alcuni testimoni oculari, i soccorritori hanno allarmato un noto cardiologo di Praia a Mare, residente nei pressi della via dove è avvenuto l’incidente. Inoltre, un imprenditore balneare si è premurato di mettere a disposizione il defibrillatore in dotazione al suo lido.

L’attrezzatura semiautomatica, però, non è entrata in funzione poiché i parametri del paziente non erano idonei a consentire una scossa elettrica. Dunque, il personale medico presente ha provveduto al massaggio cardiaco.

Qualche minuto dopo, l’arrivo dell’ambulanza. “Il mezzo del Punto di emergenza territoriale di Praia a Mare – spiega la centrale 118 – era impegnato in un un altro codice rosso, con trasporto di un paziente con frattura ad un arto da Orsomarso a Paola. Quindi abbiamo attivato il presidio della Misericordia di Cosenza, di stanza a Praia a Mare”.

Si tratta di un’ambulanza adibita esclusivamente al trasferimento dei pazienti. La parte medicalizzata viene fornita dall’Asp e, per questo motivo, i soccorritori dell’uomo l’hanno vista giungere con a bordo il solo autista. “7 minuti dopo l’allarme” come ha confermato il referente della Misericordia, Luigi Solbaro.

Purtroppo per il signor De Filippo non c’era più niente da fare. Il personale medico ne ha infatti dichiarato il decesso, e il cadavere è stato poi trasportato all’obitorio presente nella Casa della salute di Praia a Mare.

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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9 comments

  1. Buongiorno a tutti!
    Innanzi tutto porgo le condoglianze ai familiari!

    Relativamente alla tragica situazione che stiamo vivendo nel nostro territorio, mi permetto di suggerire, qualora non sia stato già fatto da qualche comitato, privato cittadino e autorità locali, di presentare una denuncia-querela per i disservizi e per le gravi situazioni di malasanità creatisi nel territorio.

    Rivolgo a tutti un invito a ragionare su quanto sia possibile fare per far si che almeno rimanga nel nostro territorio un servizio sanitario d’urgenza non dico di eccellenza ma almeno accettabile.

  2. @ELE: il fatto mi riempie di gioia: ho visto il manifesto per l’assegnazione di loculi e ossari e già mi vedevo in coda per prenotare. Se veramente l’ampliamento è nelle previsioni (sperando che non siano calende greche) mi prenderò ancora un po’ di tempo. Sempre “a Dio piacendo”, ovviamente.

  3. @MARIAROSA: la speranza che ci lasci le penne qualcuno di loro è l’ultima spes che abbiamo per un (altrimenti improbabile) ripensamento. Credo sia chiaro a tutti che quello che tu chiami “errore” è un piano di guerra che va a colpire la parte meno “pericolosa” della Calabria. Guarda caso il catanzarese e tutta la parte sud è stata toccata in minima parte, e regolarmente riattivata dopo i primi segnali arrivati dai politici e dai loro ‘confratelli’ nelle zone interessate. Il Tirreno e lo Jonio cosentini sono stati massacrati, tagliando strutture appena ristrutturate, senza averne altre preparate ad assorbire quanto lasciato scoperto. Per quanto ci riguarda da vicino, non è che Cetraro e Paola siano state rafforzate in vista di una nuova massa di pazienti: i pronto soccorso erano già fatiscenti prima e tali sono rimasti; le sale operatorie idem; le corsie di ricovero non hanno aumentato la disponibilità di posti letto. L’unica cosa che è aumentata è il personale medico e paramedico, che viaggia avanti e indietro, con la possibilità di utilizzo pressoché nulla in mancanza di supporti adeguati. Non so se i responsabili di questa macelleria abbiano fatto una visita a queste strutture, poiché già solo la difficoltà fisica all’accesso alle stesse li avrebbe dovuti convincere della insensatezza di quanto andavano a programmare. Certo, se ci sono andati, erano in buona salute, avevano l’auto blu preceduta e seguita dalla scorta, e in un attimo sono arrivati all’accettazione, magari camminando su un red carpet steso per l’occasione. Carissima, il male non è bene augurarlo a nessuno, ma sperare in un accidente tra capo e collo a questa gente non è un augurio: è, appunto, l’ultima speranza che ci resta.

  4. per Pietro il comune di Tortora ha previsto l’ampliamento del cimitero caso mai

  5. La chiusura dell’ospedale e’un fatto grave e siamo tutti responsabili,per primo i politici, per non aver fatto nulla, però dico che non bisogna sperare che ci lasci le penne qualcuno importante ma che chi decide alla regione capisca l’errore fatto e quanto e’importante per praia e ci ripensi.

  6. Solo un bis a Pino qui sopra.
    Se non si bruciano le ali in prima persona, gli altri (noi tutti) possiamo solo ottenere l’ampliamento della sala mortuaria al centro della salute. Comunque salute eterna.

  7. Bisogna solo sperare che presto ci lasci le penne qualcuno che “conti”, per metterci rimedio, altrimenti rassegniamoci a molte altre di queste notizie; ambulanza con il solo autista, roba da barzellette, se ci fosse stato bisogno, immaginate la scena.

  8. davvero una brutta storia,,ma che aspettano a portare le fasce al prefetto..senza vergogna..nemmeno su un caso di morte..come in questo caso…

  9. … no comment…