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Processo morti Marlane, partiti gli interrogatori


PAOLA – Con gli interrogatori degli ex operai Luigi Pacchiano e Salvatore Cunto è entrato nel vivo, oggi presso il Tribunale di Paola, il processo Marlane.

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Il procedimento punta a stabilire le responsabilità sulle morti sospette per patologie tumorali di molti ex dipendenti dell’impianto tessile dismesso del gruppo Marzotto, e sull’inquinamento dei terreni circostanti.

C’era molta attesa per l’interrogatorio di Luigi Pacchiano, dipendente Marlane fino a metà Anni ’90, quando i dottori gli hanno riscontrato un cancro alla vescica. In seguito, Pacchiano è riuscito a farsi riconoscere la sua malattia in tribunale  come causata dal lavoro.

E proprio sui processi produttivi all’interno del reparto di tintoria della Marlane che si sono concentrate le domande dell’accusa. Nelle risposte dell’ex operaio, dito puntato sulle condizioni in cui le maestranze dello stabilimento di Praia a Mare operavano.

Nel reparto di Tintoria, le vie respiratorie erano esposte a polveri e fumigazioni tossiche derivanti dai prodotti utilizzati. Risulta del tessuto, coloranti utilizzati e freni in amianto dei telai, in riferimento alle polveri.

Mentre per quanto riguarda le esalazioni, Pacchiano ha confermato un fatto già noto alle cronache: le vasche a tenuta stagna riempite di sostanze chimiche per la colorazione a bagno dei tessuti, venivano lasciate aperte per accelerare il processo di asciugatura.

Il tutto – secondo la testimonianza di Pacchiano – senza appropriati presidi per la sicurezza sul lavoro, a partire da mascherine, guanti e occhiali fino all’impianto di aspirazione di polveri e fumi, descritto come insufficiente e, per lo più non funzionante. Inesistenti o al limite della farsa sono stati descritti anche i controlli medici.

L’impianto di domande poste dai legali dell’accusa hanno anche mirato a sollevare la questione dei rapporti gerarchici all’interno della fabbrica Marzotto e dei singoli reparti, allo scopo di iniziare a far emergere le responsabilità.

In aula, molto scarna la presenza degli imputati: alla seduta di oggi, hanno partecipato Carlo Lomonaco e Ivo Comegna. Sono 13, in totale, gli ex dirigenti Marzotto e capireparto Marlane alla sbarra: Alcuni sono accusati di disastro ambientale doloso, interno ed esterno, altri devono anche rispondere a vario titolo di omicidio colposo plurimo, aggravato dall’ omissione delle cautele sul lavoro.

Questo l’elenco completo: il Conte Pietro Marzotto e con lui alcuni alti dirigenti del gruppo tessile: Silvano Storer, Antonio Favrin, Lorenzo Bosetti, Jean de Jaegher, Giuseppe Ferrari, Lamberto Priori, Ernesto Emilio Fugazzola. E poi i quadri della fabbrica praiese: Vincenzo Benincasa, Carlo Lomonaco, Ivo Comegna e Salvatore Cristallino.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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