“Nella Regione Calabria, fatte salve rare eccezioni – è scritto nel documento – non esistono canili sanitari propriamente detti”. Per questo motivo è stato predisposto un Piano che prevede azioni mirate per il controllo del randagismo, da sempre un problema poco curato in regione.
Le strutture previste dal Piano saranno finanziate con fondi stanziati dalla legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo del 1991 e avranno come principale obbiettivo il controllo delle nascite. I comuni, singolarmente o associati, dovranno dunque provvedere a risanare o costruirne nuove.
Nei canili sanitari e nelle oasi canine le amministrazioni comunali coopereranno con le aziende sanitarie provinciali che con il personale del settore veterinario forniranno il servizio di sanità animale.
Nella Provincia di Cosenza, il piano regionale predispone 360mila euro per la realizzazione di due canili sanitari: uno nell’area nord e I’altro nell’ area sud, ubicati in zone baricentriche al territorio per essere facilmente raggiunti con la viabilità ordinaria.
Ogni struttura servirà un gruppo di comuni individuati dalla Conferenza dei sindaci convocata nel giro di tre mesi dal Direttore Generale dell’Asp tenendo conto del numero di abitanti, dell’estensione territoriale, della vocazione del territorio e dell’eventuale presenza di grossi centri urbani.
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