La cassa tombale era stata scoperta a Tortora nel maggio 2002, durante gli scavi della Soprintendenza per i beni culturali archeologici della Calabria nella necropoli di San Brancato, ai piedi del Palècastro.
Costituita da una struttura a tegoloni in terracotta, la cassa conteneva le spoglie di una donna alta circa 1,40 cm, intorno ai 40 anni di età. Lo scheletro era conservato solo in parte, mancavano le estremità degli arti inferiori e buona parte della cassa toracica e del cranio.
La donna era disposta supina al centro della cassa, in posizione leggermente diagonale, con le braccia distese lungo i fianchi e le mani conserte sul pube.
Il corredo rinvenuto all’interno permette di considerare la defunta un membro di rilievo della comunità di appartenenza. Dalla quantità e dal valore di reperti si evince che al momento della sepoltura la società ne volle ostentare lo status sociale.
Gli oggetti ritrovati, in modo particolare i vasi figurativi, permettono un inquadramento temporale negli ultimi anni del IV secolo a.C. Il corredo, sistemato sul fianco sinistro e ai piedi della donna, è composto da oltre quaranta reperti a figure rosse.
Reperti che arricchiscono il museo del centro storico tortorese, dov’è stata allestita l’esposizione “Frammenti del passato”, in mostra per tutto il periodo estivo dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21.
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