Praia a Mare, morire così… e il necessario silenzio

TORTORA – Sono troppo sfiduciato da come sono andate le cose per dare una notizia di sanità in seguito alla morte di un cittadino di Praia a Mare a causa della puntura di un insetto.


Lo faccio anche per sensibilità, ma non perché conoscevo l’uomo che ha perso la vita. Non di persona. Lo faccio perché il balletto di sollevare polemiche attorno alle decisioni del governo regionale sulla sanità ad ogni morte che si verifica per mancato soccorso inizia ad apparirmi illogico.

Sono giorni in cui con i colleghi ci confrontiamo, per l’ennesima volta, sul “come vanno le cose qui, sull’Alto Tirreno cosentino”. E su come, invece, vanno da altre parti. Quasi quotidianamente ci troviamo a riflettere sulla reazione dei cittadini della Sibaritide alla decisione di chiudere il tribunale e la Procura della Repubblica di Rossano (dall’altra parte della provincia di Cosenza, mica ad anni luce di distanza).

Da loro. Decisione del Governo: chiudiamo. Decisione dei cittadini: assemblea permanente ed occupazione del foro, sciopero della fame, cortei in strada, video, comunicati stampa, sindaci in piazza e ostruzionismo al trasloco fino al punto di subire una carica della polizia.

Da Noi. Decisione del Governo: chiudiamo. Decisione dei cittadini: un corteo partecipato (all’inizio), una fiaccolata, certificati elettorali consegnati e subito richiesti indietro e una serie interminabile di “Stiamo lavorando in silenzio”. Credo che gli effetti di questo ‘oscuro’ lavoro sui tavoli della politica regionale siano sotto gli occhi di tutti.

E allora, se oggi ci ritroviamo a piangere una ennesima vittima del ‘non-soccorso’ dovremmo riflettere sul perché noi siamo così. Non dico che se ci fossero state le barricate l’ospedale sarebbe ancora lì. Intendo dire che non sopporto più che ad ogni caso si alzino voci indignate che poi tacciono per il resto dei giorni fino al prossimo caso.

Ho come l’impressione che il coro delle voci indignate giunga inoffensivo alle orecchie di chi non vuol sentire. Ho inoltre la certezza che le chiacchiere stiano a zero e che a tacere, in molti, farebbero miglior figura.

Scusate lo sfogo.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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