Ruspe al lavoro, dunque, a seguito della riunione tecnica del giorno prima, tra Prefettura, Comune, protezione civile, Asp e il Cnr di Cosenza.
Questa mattina abbiamo incontrato sul posto Gianfranco Bartolo (foto), geologo incaricato dal Comune di Paola per seguire i lavori. Come ci ha spiegato, per il momento, si interviene solo a valle. I mezzi meccanici hanno ripulito il manto stradale di via Telesio dal terreno franato la scorsa domenica, 24 novembre, creando così lo spazio per realizzare ai piedi della collina una barriera temporanea utilizzando una fila di cubi di cemento.
“Ciò – sostiene il geologo di Paola – per evitare che le piogge previste per i prossimi giorni generino ulteriore movimento della terra con il rischio di ostruzione del torrente San Domenico”.
Per il momento, invece, ancora non si interviene sugli altri due livelli della collina: quello centrale e la sommità, che comunque restano sotto osservazione. Nella prima porzione bisognerà fare i conti anche con le proprietà private e con la Procura della Repubblica di Paola che lo scorso marzo ha sequestrato una villa in costruzione sul fronte della frana. Tre persone sono indagate e gli inquirenti ipotizzano che i lavori stessi possano essere una concausa degli smottamenti.
Interventi sulla dorsale della collina potrebbero partire dopo il 3 dicembre quando i periti incaricati consegneranno i risultati delle indagini svolte in questi giorni.
Al livello più alto della collinetta, invece, i geologi della task force sostengono – come ci ha confermato Bartolo – che non sussistono rischi per l’edificio dell’ospedale perché costruito su una zona geologica stabile.
“La frana – ha spiegato Bartolo – quale che ne sia la causa, ha interessato direttamente un riporto di terra realizzato successivamente all’edificazione del San Francesco. La linea di smottamento – ha proseguito – dista almeno 60 metri dall’edificio, ha interessato solo lievemente il muro di contenimento che delimita il parcheggio del pronto soccorso e interamente una seconda area di sosta in sterrato realizzata successivamente”.
Quanto sta avvenendo intorno all’ospedale di Paola ha sollevato nuovamente l’allarme sulla presunta pericolosità della struttura. Qualcuno ha anche ricordato quanto riportato nella cosiddetta relazione Barberi, ovvero il Censimento di vulnerabilità ai terremoti degli edifici pubblici strategici e speciali svolto nel 1999 in alcune regioni, Calabria compresa, da un pool di scienziati coordinati dall’allora capo della protezione civile, Franco Barberi.
La relazione classificava il San Francesco di Paola al settimo posto, per rischio, tra le strutture esaminate.
“Le cose non stanno esattamente così” ha spiegato Gianfranco Bartolo. “Ma – ha aggiunto – non lo dico io, bensì l’Autorità di Bacino della Regione Calabria”.
Il Pai, il Piano per l’assetto idrogeologico dell’organismo regionale, infatti, classifica con R4, rischio moto elevato, una vasta zona introno alla principale struttura sanitaria di Paola. Come delimitato dal retinato di colore rosso, risultano due larghe fasce di terreno a “elle”, a monte e a valle della collina, sui lati nord e ovest.
Dalla carta disegnata dai tecnici dell’autorità di bacino calabrese, l’intero edificio del San Francesco di Paola non è a rischio.
“A rischio, e questo è evidente – spiega ancora Bartolo – sono le scarpate della collina che andrebbero consolidate. Infatti l’unico spicchio di collina su cui sono stati fatti lavori simili non è crollato”.
Si tratta della porzione di terreno a fianco dell’attuale frana. L’unica porzione sulla quale gli sforzi della politica per intervenire hanno portato qualche frutto.
Gli geologi hanno anche effettuato una ricostruzione storica del sito e sostengono che un tempo sulla collina sorgeva un cimitero. In seguito l’area è stata individuata come idonea ad ospitare l’attuale ospedale. Lo spianamento del cocuzzolo, necessario per la sua realizzazione, avrebbe generato le masse di terreno di riporto che oggi rischiano costantemente di franare a causa dei fenomeni atmosferici e – come ipotizza la Procura di Paola – anche per mano dell’uomo.
È stato ritrovato morto in una zona impervia di Laino Borgo l'anziano disperso in zona…
Conclusa nei giorni scorsi a San Nicola Arcella la nuova edizione del festival Folk Horror…
Con il comizio di Biagio Farace (Insieme per il Futuro) sono entrate nel vivo le…
La piattaforma Visitsannicolaarcella.com, opera dell'omonima associazione, si candida a punto di riferimento per i turisti.…
Una donna ha perso la vita oggi, giovedì 16 maggio 2024, a seguito di un…
Venerdì 17 maggio 2024 a Sangineto la prima edizione del Premio internazionale "Croce Angioina", conferimento…
This website uses cookies.