Processo Marlane, dubbi sui periti

PRAIA A MARE – Sul pool di periti a cui è stata affidata la nuova perizia ambientale sulla Marlane si addensano sempre maggiori dubbi.


Al clamore suscitato dai ritardi in occasione del primo mandato, scaduto senza alcuna comunicazione alle parti del processo Marlane, si aggiungono atteggiamenti che risultano inspiegabili da parte di professionisti già in passato oggetto di incarichi simili.

A cominciare da quanto ha rivelato lo stesso presidente del tribunale di Paola, Domenico Introcaso, circa il tentativo da parte loro di contattarlo in forma privata. “Qualsiasi tipo di comunicazione – ha detto Introcaso – deve avvenire qui, in aula” ed ha dato mandato alla cancelleria del foro paolano di intimare ai 4 periti di evitare simili atteggiamenti in futuro.

Il pool, nel corso dell’udienza di venerdì 24 gennaio, è stato inoltre attaccato dall’avvocato Lucio Conte, difensore del Comune di Tortora, costituito parte civile.

Ancora ritardi, idee confuse e la presunta intenzione di non svolgere nuove indagini sul campo, nell’area Marlane. Queste le accuse principali mosse ai periti a seguito dell’incontro dello scorso 16 gennaio con le parti in causa. Un imbarazzo che sarebbe stato colto anche dai legali degli imputati e dei responsabili civili.

Per questi motivi, Conte ne ha chiesto la convocazione in aula nelle prossime udienze, ma Introcaso ha già fatto intendere che ciò non avverrà prima del 16 marzo 2014, giorno in cui il nuovo mandato terminerà e sarà necessario discutere le conclusioni dei tecnici circa l’esistenza, o meno, di un nesso tra i tumori contratti dagli operai e le sostanze utilizzate nella lavorazione dei tessuti, oltre a certificare il livello di inquinamento e contaminazione dei terreni che circondano l’ex area industriale.

A tal proposito, proprio l’avvocato Conte ha invitato il pool ad interrogare 10 ex dipendenti “Pronti – secondo il legale – ad indicare nuovi punti in cui scavare alla ricerca di rifiuti del ciclo di lavorazione”.

Sulle richieste dell’avvocato dell’accusa, la corte si esprimerà nel corso della prossima udienza, il 7 febbraio ma, intanto, restano i dubbi circa il lavoro svolto dal pool di periti, mentre la richiesta di una nuova proroga non è del tutto da escludere.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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