Depurazione del Tirreno, un coordinamento chiede chiarezza

PAOLA – “Solo sei comuni su 19 hanno risposto alle nostre richieste di chiarezza sulla depurazione”.

È quanto pongono all’attenzione dell’opinione pubblica i componenti del Coordinamento Mare pulito del Tirreno, una associazione di cittadini sorta a Paola e poi, nei mesi recenti, allargatasi ad altri centri della costa. Scopo del coordinamento porre l’attenzione sulla salvaguardia e la tutela del mare

“Dopo l’esperienza fatta nel Comune di Paola – si legge in un comunicato stampa – abbiamo protocollato richieste di accesso alle informazioni ambientali in quasi tutti i comuni della costa tirrenica con lo scopo di censire gli impianti di depurazione del cosentino e avere informazioni sulla situazione autorizzativa e sulle analisi delle acque di scarico”.

Ma le risposte tardano ad arrivare. Dopo Paola, si sono aggiunte all’elenco le città di Diamante, Fuscaldo, Sangineto, Fiumefreddo e Falconara.

Dal coordinamento parlano di indifferenza e reticenza da parte delle amministrazioni comunali nei confronti delle istanze dei cittadini.

“Nel rispetto dei cittadini e del diritto all’informazione – fanno sapere da Mare pulito – pretendiamo delle risposte immediate dai sindaci dei comuni di Praia a Mare, Acquappesa, Bonifati, Santa Maria del Cedro, Scalea, Tortora, San Nicola Arcella, Belmonte, San Lucido e Amantea”.

Di recente, nel corso di una riunione avvenuta presso la sede Wwf di Bonifati, il coordinamento ha chiesto e ottenuto la sottoscrizione delle proprie richieste da Wwf, Italia nostra, Vas, Forum ambientalista del Tirreno, Amici di San Nicola Arcella, Comitato civico Natale De Grazia, Arci Piera Bruno, Auser circolo di Paola, Ac, Subacqua diving club, Comitato differenziamoci, Comitato per le Bonifiche dei terreni, mari e fiumi della Calabria.