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Paola, commissione di liquidazione: Ferrari all'attacco

taverna_inside_arPAOLA – Il sindaco attacca la minoranza. Basilio Ferrari dà la sua chiave di lettura sul lavoro della commissione di liquidazione.

bigmat fratelli crusco grisolia

“L’organismo straordinario di liquidazione – spiega – sta compiendo le operazioni di quantificazione della enorme massa di debiti che hanno causato lo stato di dissesto. Allo stato attuale sono pervenute richieste per oltre 18 milioni di euro e l’organismo medesimo sta effettuando tutte le verifiche necessarie rispetto ad eventuali pagamenti già effettuati o controlli ulteriori. Il debito al momento è cristallizzato al 2011 così come prevede la legge mentre rimangono fuori dalla procedura di dissesto svariati milioni di euro riferiti al primo semestre 2012. Appare evidente – rileva il sindaco – sin da ora l’enorme ed allarmante anomalia tra un bilancio approvato in avanzo di amministrazione per 2,4 milioni e i 18 milioni di massa passiva certificata già solo fino al 2011. Mi lasciano basito bizzarre, singolari ricostruzioni in palese contrasto con il dato di fatto il cui intento appare incomprensibile dal punto di vista logico, giuridico e politico. Chi ha causato il dissesto, ha esperito due ricorsi contro la deliberazione, ha votato l’ultimo bilancio con un avanzo di amministrazione a fronte di quasi venti milioni solo fino al 2011 dovrà rispondere alla città ed agli organi competenti. Ma di questo parleremo in piazza”.

Ma in effetti non è il dissesto che è in discussione. Piuttosto il lavoro di certificazione svolto dagli uffici comunali che hanno allungato i tempi di insediamento della commissione e il fatto che questo prolungamento ha un costo per il Comune.

Alle porte ci sono poi anche i nuovi debiti che l’ente ha contratto in questi due anni (dal 2012 al 2014) e che non è escluso si tramutino in un boomerang per le risicate casse dell’ente.

Un esempio. È stato pignorato due giorni fa un pulmino dell’ex cooperativa Lofram. Il provvedimento è del tribunale di Paola che considerata l’insolvenza del Comune nei confronti di una ditta che ha installato condizionatori proprio nel palazzo di giustizia e nei locali dell’ufficio tecnico ha disposto che la stessa si potrà rivalere su uno dei mezzi di proprietà del Comune.

Il credito è maturato nel 2012. E pertanto non è di possibile iscrizione nella massa passiva predisposta dai commissari liquidatori.

Ma è questo uno dei tanti pignoramenti che giungerà all’ente. Perché proprio la Lofram ne avrebbe avviato un altro. L’ex cooperativa ha un credito della bellezza di 90mila euro. Dal danno alla beffa. I pulmini (tre) rimangono parcheggiati nel piazzale del Sant’Agostino e non possono essere utilizzati. E nel mentre il servizio di trasporto che si era rivelato utile per le zone periferiche è soppresso.

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About Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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