PAOLA – La Procura della Repubblica di Paola sta avviando in queste ore una vasta attività di controllo sui depuratori comunali del Tirreno cosentino allo scopo di arginare fenomeni di inquinamento del mare.
L’operazione coinvolge il Nucleo ambientale della procura, la Polizia provinciale con compiti di autorità giudiziaria, il personale tecnico dei vari comuni e si muove su due direttrici.
La prima – informano dalla procura – consiste nella normale prosecuzione di quanto fatto nei mesi precedenti con controlli a tappeto svolti in tutti gli impianti del territorio a caccia di disfunzioni tecniche. (ne abbiamo parlato qui)
Le verifiche che stanno partendo in queste ore puntano dunque a verificare se i comuni hanno provveduto a riparare le anomalie riscontrate dalla polizia giudiziaria dando dunque seguito alle notifiche emesse dalla procura.
In caso di mancato intervento sono pronte a partire ordinanze dell’autorità giudiziaria nei confronti delle amministrazioni comunali per reati quali omissione e favoreggiamento.
La seconda linea di intervento è invece incentrata sulla previsione di fenomeni meteo avversi, previsti per i prossimi giorni e fino al week-end.
La procura di Paola ha infatti disposto dei controlli notturni sui depuratori comunali demandandoli al Nucleo ambientale e alla polizia provinciale. Il timore degli inquirenti è che, approfittando delle piogge, nelle ore notturne avvengano illeciti sversamenti di fanghi da depurazione non trattati direttamente in mare.
“Una pratica delittuosa – spiegano ancora dalla procura paolana – già emersa nel corso di indagini passate sui reati ambientali commessi in molti impianti comunali di depurazione. Reati che – aggiungono – venivano perpetrati di notte, sversando di fatto a mare quantità ingenti di rifiuti non trattati e, di fatto, causando un danno incalcolabile alla qualità delle acque di balneazione”.