SANTA MARIA DEL CEDRO – Accademia internazionale del cedro e Consorzio di bonifica del Tirreno cosentino a braccetto per sostenere la candidatura dell’agrume tipico del territorio come patrimonio Unesco dell’umanità.
Dopo la deliberazione a sostegno del progetto effettuata dalla deputazione amministrativa del consorzio di bonifica, in questi ultimi giorni è giunta anche quella, nello stesso senso, del consiglio dei delegati.
Domani mattina, venerdì 9 gennaio, i presidenti dell’associazione e dell’ente consortile, rispettivamente Franco Galiano e Davide Gravina, si incontreranno a Scalea per fare il punto sullo stato delle cose.
“Vederemo se oltre al deliberato – ha detto Gravina – possiamo intraprendere altre iniziative. In particolare c’è da capire come allargare il cerchio di enti ed associazioni a sostegno di questa iniziativa. Se si fa gruppo in tempi rapidi, si potrà pensare ad esempio – ha aggiunto – se non sia il caso di proporre all’Expo 2015 di Milano il cedro come alimento tipico del territorio”.
Al momento, infatti, all’appello lanciato nei mesi scorsi da Franco Galiano hanno risposto solo Santa Maria del Cedro e Orsomarso, ovvero i due centri del Tirreno cosentino che vantano una più datata tradizione nella produzione e trasformazione del frutto.
Intanto però si registra l’interessamento all’iniziativa da parte della città di Cosenza.
“Il sindaco Occhiuto – dichiara il presidente dell’accademia del cedro – mi ha contattato dicendosi interessato a sfruttare i legami dell’accademia con le comunità ebraiche sparse nel mondo per avviare scambi culturali. Del resto – ha concluso – nello scorso Natale il simbolo della Menorah ha trovato spazio nelle luminarie che hanno addobbato il centro della città”.