Dentro e fuori l’area ecologica di località Vannefora è tutto un cumulo di spazzatura di ogni genere. L’aria è irrespirabile, impossibile descrivere a parole il cattivo odore.
Plastica, gomme, mobili, sanitari, elettrodomestici, carta. Ma anche materiale organico che inevitabilmente genera percolato che cola dai container stracolmi di qualsiasi tipo di sporcizia.
Abbiamo chiesto e scoperto che si tratta dei rifiuti dell’estate 2014! A dare spiegazioni è il vicesindaco di San Nicola Arcella, Eugenio Madeo.
“Il Comune non ha colpa – ha immediatamente precisato –. La responsabilità è della Regione Calabria che non ci dà la possibilità di smaltire i rifiuti che nei mesi scorsi abbiamo depositato all’interno dell’isola ecologica, con regolari ordinanze, evitando che si accumulassero per le vie del paese. Abbiamo presentato alla Regione una richiesta straordinaria per lo smaltimento urgente dei rifiuti ma ad oggi non abbiamo ricevuto risposta”.
Situazione aggravata dalla cattiva gestione del servizio di igiene ambientale affidato dal Comune alla ditta Mia srl. L’amministrazione guidata dal sindaco Barbara Mele sta infatti preparando la documentazione necessaria per rescindere il contratto sottoscritto dopo regolare gara d’appalto.
“Stiamo già organizzando un nuovo bando – ha confermato Eugenio Madeo –. La società ha mostrato incapacità e soprattutto non ha rispettato i parametri previsti nello stesso contratto in riferimento alla raccolta differenziata. È pur vero però che il problema si crea solo in estate con l’arrivo dei turisti, forse non molto abituati a differenziare o comunque non quanto i cittadini di San Nicola. Ma cosa dovremmo fare? Dire ai turisti di non venire?”.
Il problema però resta. L’isola è una discarica e il Comune non può intervenire.
“La Regione – ha aggiunto il vicesindaco – ci dà indicazioni molto restrittive per il trasferimento e il successivo smaltimento in discarica, con quantità e giorni prestabiliti”.
Come molti altri comuni della provincia, San Nicola Arcella porta i rifiuti a Cosenza nel sito di Calabra maceri.
“Non abbiamo avuto – ha concluso Madeo – nemmeno un centesimo dalla Regione per la realizzazione dell’isola ecologia, né per l’acquisto del materiale necessario alla differenziata. Vorremmo più autonomia per organizzare al meglio la gestione dei rifiuti, rispettando tutte le norme vigenti, ma la Regione Calabria non lo consente e questo è il risultato”.
Risultato che, come abbiamo documentato questa mattina, è sotto gli occhi di tutti.
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