Belvedere Marittimo, depuratore: c’è la videosorveglianza non la conta dei danni

BELVEDERE MARITTIMO – Dopo il danno si corre ai ripari, così adesso il depuratore comunale di Belvedere Marittimo è stato dotato di un impianto di videosorveglianza.


Le telecamere comprate pochi giorni prima del terzo furto di rame sono state finalmente montate.

Ma il sistema di videosorveglianza è solo un passo. Manca ancora una serie di interventi che dovranno essere realizzati affinché il depuratore riprenda a funzionare. E senza l’esatta conta dei danni non si può procedere con i lavori di ripristino.

“Senza una relazione – ha dichiarato oggi il sindaco di Belvedere Marittimo Enrico Granata – non posso emettere l’ordinanza per i lavori urgenti da eseguire”.

Piccoli passaggi burocratici che procedono a rilento anche a causa del mancato servizio dell’ufficio di Tesoreria comunale. L’affidamento alla filiale della banca Carime di Belvedere è scaduto il 31 dicembre2014 e la gara indetta dal Comune che doveva espletarsi il 23 gennaio scorso è andata deserta. Si doveva procedere con l’apertura delle buste e la scelta dell’offerta più vantaggiosa, ma nessuno dei tre istituti di credito presenti sul territorio comunale ha partecipato alla gara al ribasso, con un costo del servizio pari a 15mila 75 euro.

L’ufficio di ragioneria del comune sta preparando un altro bando. Banca Carime, Banco di Napoli e Unicredit, le tre filiali belvederesi abilitate al servizio, sono già state invitate a partecipare alla nuova gara.

“È necessario ed urgente – ha sottolineato il sindaco Granata – stipulare una nuova convenzione per il periodo 2015 – 2017. Purtroppo adesso tutte le operazioni contabili sono bloccate, compreso il pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali e dei tre operai che si occupano della manutenzione del depuratore”.

Tornando all’impianto dunque, ci vorrà ancora tempo per sapere a quanto ammontano i danni e quando avranno inizio i lavori, mentre resta la preoccupazione per il rischio ambientale che ne consegue. Legambiente continua a denunciare il pericolo che i reflui non trattati possano finire direttamente in mare.

Pierina Ferraguto

Giornalista pubblicista dal 2013. Laureata in Filosofia e scienze della comunicazione e della conoscenza all'Università della Calabria. Dal 2006 al 2008 lavora come stagista nella redazione di Legnano de Il Giorno. In Calabria lavora con testate regionali di carta stampata e televisive.

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