SAN NICOLA ARCELLA – “La Mia Srl avrà sicuramente le sue mancanze, ma le colpe di questa brutta vicenda vanno cercate in altra direzione: il re è nudo ed il principale responsabile è lo stesso re”.
I consiglieri di opposizione del Comune di San Nicola Arcella, Filiberto Forestieri e Domenico Osso, scelgono una metafora fiabesca per intervenire a seguito del recente sequestro dell’isola ecologica comunale di località Vannefora.
L’area, infatti, è stata sigillata lo scorso 16 febbraio dai carabinieri che hanno accertato violazioni delle norme ambientali e denunciato a piede libero l’amministratore unico e il responsabile tecnico della ditta affidataria.
I due consiglieri parlano di “disinformazione” sul caso operata dalla maggioranza che ha avviato un iter per la risoluzione del contratto con il privato ritenuto inadempiente.
“Una più serena e costruttiva analisi della vicenda, almeno sotto il profilo politico – fanno sapere Forestieri e Osso – non può certo prescindere dalla considerazione secondo cui lo stoccaggio di rifiuti indifferenziati in detta area sia stato in origine autorizzato da una ordinanza contingibile e urgente emessa dal sindaco di San Nicola Arcella. È l’uso maldestro e disinvolto di questo strumento, a cui peraltro nel caso specifico non è stata contrapposta nessuna forma di controllo neanche informale, che contribuisce a generare vicende come quella di questi giorni”.
Quanto alla ditta che gestisce l’impianto, i due consiglieri di minoranza non mancano di elevare altre critiche.
“Il gestore – spiegano Forestieri ed Osso – è sempre stato inadempiente, già dal primo giorno di consegna dei lavori. Dette carenze sono state contestate alla ditta solo dopo le numerose sollecitazioni delle opposizioni, le ultime nell’acceso consiglio del luglio 2014. In questo contesto – concludono – resta incomprensibile il motivo per cui il procedimento di risoluzione del contratto non sia stato avviato nei primi mesi di avvio del servizio, ma solo oggi, dopo qualche anno”.