CETRARO – È stata rispedita indietro, questa mattina, la ditta di traslochi incaricata dello spostamento delle attrezzature di Odontoiatria sociale dall’ospedale di Cetraro al Centro di assistenza primaria territoriale di Praia a Mare.
Ad opporsi il direttore sanitario dello Spoke Paola – Cetraro Vincenzo Cesareo che, tra l’altro, ha presentato ieri un esposto contro il direttore del distretto sanitario Asp del Tirreno Giuliana Bernaudo che con propria determina aveva predisposto l’interruzione del servizio e lo spostamento dell’ambulatorio di Odontoiatria sociale commettendo, secondo il direttore dello Spoke, un abuso di ufficio.
“Questa mattina – ha detto Cesareo – il servizio ha funzionato regolarmente. Nessuna interruzione. Non si muoverà da Cetraro e a marzo sarà allocato in ambienti idonei nel medesimo ospedale per i quali i lavori sono in corso”.
A motivare la decisione della Bernaudo – lo ricordiamo – l’inconciliabilità del servizio con quello di Radiodiagnostica come da rimostranze del responsabile del reparto e in base a una relazione tecnica richiesta dall’Asp di Cosenza a un esperto qualificato.
La decisione di interrompere il servizio ha posto un dilemma decisionale: sia la Bernaudo che Cesareo rivendicano il diritto a decidere in merito.
Per il distretto sanitario del Tirreno, Odontoiatria sociale fa parte delle prestazioni territoriali ed è dunque di sua competenza. Inoltre l’intenzione di interrompere e traslocare l’ambulatorio manifestata alla direzione dell’Asp di Cosenza è rimasta senza risposta.
Per il direttore sanitario dello Spoke, invece, si tratta di un servizio da svolgere in una struttura ospedaliera, dove sono presenti sale operatorie.
La questione si profila come uno scontro di competenze. A chi spettava la decisione? Posto che sulla vicenda si dovrebbe esprimere la direzione generale dell’Asp di Cosenza che tuttavia, al momento, non ha fatto registrare nessun provvedimento o presa di posizione.
I fatti di questi giorni si aggiungono alla situazione ingarbugliata dell’ospedale di Cetraro che, sempre di recente, annovera anche un procedimento della Procura della Repubblica di Paola sul quale gli uffici mantengono il massimo riserbo.
Ma di quanto sta avvenendo al Iannelli sono interessati anche la Prefettura di Cosenza e i Nas che – stando a indiscrezioni – avrebbero già compiuto un accertamento nella struttura cetrarese.
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