La battaglia di Vincenzo davanti al Giudice del lavoro

SANTA MARIA DEL CEDRO – Sarà il Giudice del lavoro ad esprimersi sul caso di Vincenzo Capogrosso, il centralinista non vedente di Santa Maria del Cedro in attesa di assunzione presso l’Azienda ospedaliera di Cosenza.


Lo riferisce il difensore dell’uomo, l’avvocato Giuseppe Forte. E spunta anche un nuovo caso, quello di una donna che avanza gli stessi diritti.

Ovvero, l’assunzione con mansioni di centralinista presso l’Azienda ospedaliera di Cosenza che, nei mesi scorsi, aveva istruito le pratiche per l’avviamento al lavoro dei due non vedenti. Entrambi erano stati inseriti in una apposita graduatoria predisposta dal servizio disabili del settore lavoro della Provincia di Cosenza. Il tutto regolato da una legge del 1985 che disciplina specificatamente il collocamento dei centralinisti non vedenti.

L’iter burocratico, però, si era arrestato inaspettatamente a causa dei noti problemi che investono il settore della sanità in Calabria. Blocco del turn over, soprattutto, anche se, a detta del legale, i casi in questione non sarebbero assoggettabili a questa particolare misura.

Ma a creare impasse incide anche la mancanza, ancora ad oggi, di una guida dell’intero settore. La sanità in Calabria, infatti, è soggetta a commissariamento ma nonostante siano ormai passati circa tre mesi dall’elezione del nuovo governatore, da Roma non giunge ancora la nomina del commissario ad acta per il Piano di rientro dal deficit finanziario della Regione Calabria. Figura decisionale essenziale anche per casi come quelli esposti dall’avvocato Forte e sui quali, ora, viene chiesto un giudizio alla sezione specializzata del tribunale ordinario di Cosenza.

A seguito del silenzio dell’Azienda ospedaliera di Cosenza – scrive in un comunicato il legale cosentino – sono stato costretto a depositare un ricorso giurisdizionale per tutelare il diritto al lavoro dei miei assistiti.

Spero che il Giudice del lavoro designato accolga le nostre istanze e raddrizzi una situazione illegittima. Il lavoro – conclude Giuseppe Forte – è un diritto fondamentale per tutti, ma lo è ancor di più per chi è privo della vista. È attraverso il lavoro che chi non vede può trovare i giusti stimoli per una vita migliore”.

Unitamente all’azione giudiziaria è stato chiesto anche di condannare l’Azienda ospedaliera di Cosenza al risarcimento dei danni subiti dai due centralinisti. Ovvero a versare le retribuzioni non percepite a causa dei ritardi.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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