Paola, in carcere tra cabaret e cinema

PAOLA – Lo scorso mercoledì 25 marzo nella casa circondariale di Paola si è svolta una delle attività ricomprese nel progetto Dentro la bolla, incentrato sul reinserimento dei detenuti.

Per l’occasione il comico calabrese Paolo Marra ha tenuto uno spettacolo di cabaret per i detenuti all’interno del teatro della casa circondariale interpretando uno dei suoi personaggi più celebri: Carminella a Scasciata.

È poi seguito un dibattito sul tema del reinserimento condotto dall’attore di Siderno Lele Nucera, in carcere dal 2013 e attualmente detenuto presso il carcere di Paola per scontare parte di una pena inflittagli a seguito di un’operazione anti droga della polizia. Nucera, oggi 34enne, è noto per aver vinto il Globo d’oro come miglior esordiente grazie al ruolo di protagonista in Tornare indietro, film del 2002 del regista Renzo Badolisani. Oltre ad altre pellicole è comparso anche in alcune puntate di note fiction come Distretto di Polizia e Gente di mare.

Nucera ha dunque intervistato Marra facendo esprimere allo stesso le proprie considerazioni in merito alle funzioni rieducative della pena.

“L’attore – scrivono i curatori del progetto – ha voluto dare voce col suo messaggio al pensiero di tutti i suoi compagni reclusi, ricordando che queste attività hanno un importante significato e sono utili alle persone detenute in quanto spazi utili di riflessione della propria attuale condizione”.

Gli organizzatori stessi, hanno definito l’evento “una giornata diversamente oziosa, all’insegna della serenità, quella che spesso in questi luoghi viene meno”.

Il progetto Dentro la bolla prevede laboratori di gruppo analisi e teatro terapia, a cura del Servizio sociale professionale – area integrazione socio sanitaria del distretto sanitario Tirreno dell’Asp di Cosenza, scaturiti da un’idea della dottoressa Emilia Luigia Pulitanò che ne è anche il responsabile scientifico.

Il progetto è realizzato in collaborazione con il Centro territoriale permanente per l’istruzione e la formazione in età adulta dell’Istituto comprensivo statale Isidoro Gentili di Paola, all’interno del laboratorio di scrittura creativa tenuto dalla professoressa Maria Pedranghelu.

Il Distretto sanitario Tirreno e il Ctp di Paola, da tempo oramai sono impegnati nella progettazione “intramuraria” finalizzata alla rieducazione e al recupero sociale dei ristretti.

Sul palco del teatro della casa circondariale sono intervenuti gli specialisti dei due enti anticipando un nuovo progetto: la realizzazione di un film nel carcere di Paola.

“L’istituto di pena – fanno sapere – potrebbe presto diventare il set cinematografico di un film scritto dallo stesso Lele Nucera con la regia di uno dei maggiori esponenti del cinema italiano, collega dell’attore sidernese, del quale non sveliamo per il momento il nome. Lo stesso – proseguono gli organizzatori – letta la sceneggiatura ha accettato immediatamente, decidendo così di collaborare e lavorare a stretto contatto con chi pur avendo fatto qualche sbaglio di troppo ha voglia e forza di rialzarsi e combattere, senza smettere di sognare. Al più presto farà un sopralluogo all’interno del carcere per iniziare così a dare vita all’opera cinematografica che, se realizzata, avrà un forte impatto sociale”.

Al termine della manifestazione i ringraziamenti per il direttore della casa circondariale di Paola, Caterina Arrotta, a quello del distretto sanitario Tirreno dell’Asp di Cosenza, Giuliana Bernaudo, al dirigente scolastico dell’ Isidoro Gentili, Margherita Maletta, alla Profprofessoressa Maria Pedranghelu docente del laboratorio di Scrittura creativa e ai responsabili del servizio sociale professionale – area Integrazione Socio Sanitaria del distretto Milly Pulitanò e allo staff progettazione, Vincenzo Bonomo, Maria D’Andrea e Assunta Ferrari.