San Sago: “Revocate la chiusura”, la Giunta risponde picche

TORTORA – Ecologica 2008, lo scorso 15 aprile, ha richiesto al sindaco di Tortora Pasquale Lamboglia di revocare la propria ordinanza di chiusura dell’impianto di San Sago provocando la reazione della Giunta che questa mattina ha deliberato per confermare la linea strategica dell’ente votata alla chiusura definitiva del sito.


L’ordinanza in questione – lo ricordiamo – risale al marzo del 2014 e attualmente costituisce l’unico ostacolo alla ripresa delle attività dell’impianto di eliminazione rifiuti pericolosi e non oggetto in passato e di recente di procedimenti penali per reati ambientali.

L’atto, secondo i legali della ditta, sarebbe illegittimo e per questo motivo è stato impugnato a suo tempo davanti al Tribunale amministrativo regionale della Calabria. Ciò perché dispone la chiusura del sito fino a che la Regione Calabria non revocherà l’Autorizzazione integrata ambientale concessa nel 2009. Il Dipartimento regionale politiche dell’ambiente si è però limitato a una sospensione di 6 mesi “peraltro – scrive Ecologica 2008 – già interamente scontata”.

È su queste basi, oltre che sulla recente revoca del sequestro preventivo da parte del Tribunale del riesame di Cosenza, che viene richiesto un passo indietro al sindaco di Tortora.

Nella lettera di Ecologica 2008 viene inoltre ribadito un concetto: se il Tar Calabria darà ragione al privato partirà una richiesta di risarcimento danni all’ente e una diffida del primo cittadino alla Corte dei conti “Legittimata – è scritto nella missiva spedita a Lamboglia – a verificare se le sue determinazioni da sindaco di Tortora siano state foriere di danno erariale di cui lei personalmente dovrà rispondere”.

Infine, il privato chiude la sua comunicazione accusando lo stesso Lamboglia di aver già “emesso Ia sua sommaria sentenza di condanna” e di istigare “una campagna di denigrazione della nostra società”.

Non ci facciamo intimidire” la risposta della Giunta del Comune di Tortora che questa mattina ha votato all’unanimità la proposta dell’assessore all’Ambiente, Franco Chiappetta.

La delibera di Giunta richiama le risultanze delle indagini svolte dall’autorità giudiziaria oltre che quelle emerse dalle proprie perizie di parte e conserva l’ordinanza di chiusura “Perché – si legge nell’atto – fondata sulla ponderazione di un interesse pubblico” e conferma “la linea strategica adottata in sede amministrativa e processuale a tutela di interessi preminenti quali la salute umana e l’ambiente”.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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