Ospedale di Praia a Mare: riapre? Forse

PRAIA A MARE – “Certamente il piano proposto deve superare il controllo del commissario Scura e ritengo che, subito dopo, l’ultima parola spetterà al presidente Oliverio. Ci sono inoltre dei minimi correttivi che stiamo facendo oggi”.


È quanto dichiarato da Gianfranco Filippelli, commissario straordinario dell’azienda Sanitaria provinciale di Cosenza, sul piano straordinario delle assunzioni per l’anno 2015 approvato di recente con propria delibera.

Il documento è stato trasmesso al commissario ad acta Massimo Scura e al dirigente del dipartimento salute della Regione Calabria per i provvedimenti di competenza.

L’atto, che è sottoposto a controllo preventivo, comprende inoltre la proposta di budget per le assunzioni, la programmazione delle attività aziendali, la definizione degli obbiettivi e la modifica della rete ospedaliera.

Proprio per i contenuti relativi a quest’ultima, la delibera ha fatto gridare alla riapertura dell’ospedale di Praia a Mare, chiuso nel 2012 e convertito in Casa della salute. Ma, proprio come dalle parole di Filippelli, le cose non stanno esattamente così. Non nell’immediato, anche se ci sono segnali positivi.

Il piano: Filippelli lo ha presentato, nelle premesse dell’atto, come un “finalizzato a risolvere le gravi criticità [..] in particolare nell’area dell’emergenza urgenza e nei servizi ospedalieri con difficoltà di mantenimento dei Lea”. Ciò però – date le difficoltà economiche – limitatamente alle unità operative attualmente impossibilitate a erogare i livelli minimi di assistenza. Nonostante una richiesta di 254 unità di personale resta, in sintesi, molto ancora da fare.

Limitatamente al territorio dell’Alto Tirreno cosentino e, dunque, all’ex ospedale di Praia a Mare, il documento prevede alcune novità riportate nella sezione dedicata al “Progetto ospedale generale di confine” relativo anche alla struttura di Trebisacce, sullo Jonio.

Ecco cosa prevede il progetto. Potenziamento dei servizi con attivazione di un pronto soccorso generale operante 24 ore su 24 per la stabilizzazione del paziente anche con interventi di urgenza che garantisca il trasferimento, se necessario, all’ospedale di riferimento. Osservazione intensiva breve (Obi) con relativi posti letto per attività di chirurgia, medicina, diagnostica, anestesia e rianimazione. Tutte attività, comunque, relative a patologie a basso grado di criticità, seppur complesse. Si prefigura inoltre la possibilità di tornare a operare e ricoverare, ma in day-hospital e day-surgery: le cosiddette attività di giorno.

La proposta dell’Asp di Cosenza per la struttura di Praia a Mare è di 52 nuovi posti letto ad integrare i 10 attualmente presenti per la Lungodegenza e 11 dirigenti medici.

La rimodulazione procederà per step: entro il 2015 il pronto soccorso, l’Obi, 15 posti letto, 4 anestesisti, 4 chirurghi e l’avvio delle attività servizi diagnostici. Il resto entro la fine del 2016.

In sostanza la conversione dell’ospedale in Casa della salute viene ritenuta non idonea per servire un territorio in parte montano e contemporaneamente a vocazione turistica, ma non viene meno la funzione di struttura operante con protocolli “filtro” per i ricoveri verso lo Spoke Paola – Cetraro o verso l’Hub di Cosenza.

Fin qui, dunque, il piano, i progetti, le previsioni e le intenzioni. Come già detto, la delibera dell’Asp è soggetta a controllo preventivo e una sua eventuale concretizzazione sarà possibile solo al termine di un iter che prevede il vaglio di altre istituzioni tra cui il commissario ad acta e il tavolo interministeriale che vigila sulle regioni commissariate. Solo dopo si potrà ottenere il via libera alla rimodulazione.

Insomma, serve – come sempre in questi casi – molta cautela ed evitare di strillare ai quattro venti titoloni quali “Riapre l’ospedale di Praia a Mare”.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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