DIAMANTE – “L’assemblea di ieri è stata inutile e inopportuna”. È quanto hanno dichiarato in una nota congiunta Antonio Cauteruccio e Giuseppe Pascale, consiglieri di minoranza del comune di Diamante che ieri non hanno partecipato alla cerimonia istituzionale per la firma del gemellaggio con la città di Mormanno.
“Nulla centra – hanno spiegato i capigruppo dell’opposizione – la città di Mormanno per la quale confermiamo il nostro affetto e rispetto. Le nostre motivazioni sono tre ed esclusivamente di natura politica. La cerimonia è stata presentata come un gemellaggio istituzionale tra i due comuni che rappresentano i rispettivi territori ma, almeno per quello che ci riguarda, a causa delle gravi responsabilità del nostro assessore al Turismo, Diamante non riesce da qualche anno a svolgere un ruolo di guida e di capofila comprensoriale in ambito turistico, nonostante la nostra tradizione”.
Per Cauteruccio e Pascale è difficile accettare come prioritario un gemellaggio istituzionale senza circuito “se nel tempo – si legge sulla nota – si è deciso di far morire esperienze importanti e significative per la nostra città, come quella legata all’Associazione nazionale dei paesi dipinti alla quale Diamante avrebbe dovuto associarsi considerata la nostra tradizione sui murales”.
L’assenza alla firma del gemellaggio è stata dettata anche dalla contestazione per il periodo “drammatico” che, secondo la minoranza, sta caratterizzando Diamante. “L’estate è come sempre delegata e caricata sulle spalle di dipendenti comunali, imprenditori, commercianti, balneari, albergatori, cittadini e turisti. Appare davvero poco prioritario – hanno concluso Cauteruccio e Pascale – convocare un consiglio comunale per un gemellaggio quando la giunta Sollazzo ha reso la nostra estate un’emergenza e non un’opportunità”.