PAOLA – Si è aperto ieri mattina il processo per rito abbreviato nei confronti di Attilio Cedolia e Adua Preite. Sono i genitori del promotore finanziario Massimiliano Cedolia che com’è noto è stato coinvolto nello scandalo della scomparsa di circa 1milione e 300mila euro dal conto corrente del Santuario di San Francesco di Paola.

Il giudice Elia ha rinviato l’udienza all’1 dicembre. Secondo le indagini svolte dalla Procura di Paola, rappresentata nel procedimento dal pubblico ministero Linda Gambassi, complessivamente sul conto corrente di Adua Preite e Attilio Cedolia sono stati accreditati dal rapporto di Carmelina Preite 126.850,00 euro. Massimiliano Cedolia ne diventava beneficiario terminale per 125.200,00 euro.
“Le suddette operazioni di accredito e di addebito rispetto alle altre che “coinvolgono” il conto corrente in esame (e che sono riconducibili essenzialmente alla rilevazione dell’accredito degli emolumenti relativi ai trattamenti pensionistici percepiti dagli anziani coniugi Preite-Cedolia, nonché all’addebito in forma permanente di pagamenti delle forniture domestiche di corrente elettrica, gas, telefono) si presentano “anomale” alla luce della provenienza ed in relazione agli importi degli accrediti ricevuti e per le causali addotte nei relativi bonifici che sono risultate non veritiere”.
Secondo le indagini “tutte le movimentazioni sul conto corrente di Carmelina Preite (sorella di Adua) sono avvenute in modalità telematica. Considerata l’età anagrafica è lecito nutrire seri dubbi sulle capacità della stessa di utilizzare moderne tecnologie informatiche. E analoghe considerazioni vengono esternate in ordine alle operazioni di bonifico effettuate a favore di conti correnti bancari nella titolarità di Adua Preite e Attilio Cedolia, e naturalmente del figlio di quest’ultimi, Massimiliano Cedolia”.
Il secondo troncone del processo, quello principale, dinanzi al collegio penale, si è invece aperto nei giorni scorsi. Si tornerà in aula il 16 dicembre per sentire il maresciallo La Rosa.
