PRAIA A MARE – “Al posto di quel cane, a quell’ora del mattino, poteva esserci un cittadino, dio non voglia un bambino”.
Solleva una questione importante l’uomo che questa mattina a Praia a Mare ha soccorso un cane dopo averlo trovato in fin di vita nei pressi dello stadio comunale. Il randagio presentava numerose e profonde ferite su tutto il corpo: al collo, al ventre, alle spalle e sul dorso posteriore. Lacerazioni così profonde da lasciare scoperta la carne viva. Molto probabilmente l’animale è stato ridotto in questo stato da un branco di simili che spesso è stato avvistato nel quartiere.
Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 7 del mattino. Il soccorritore, un abitante del quartiere a ridosso dello stadio, ha tentato di contattare il servizio veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza senza successo.
A quel punto, ha contattato un ambulatorio veterinario di Tortora dove il cane è stato trasportato e ha ricevuto le prime cure. Le ferite sono state saturate con oltre 100 punti interni ed esterni.
Il veterinario, Gianfrancesco Gentile, sostiene che il cane non è in pericolo di vita pur necessitando di ulteriori cure.
“È il caso – ha commentato – di sottolineare il bel gesto del cittadino che è risultato decisivo per salvare la vita al cane. Ho contattato il comune che per legge è responsabile dei randagi presenti sul territorio amministrato in modo che si occupino del prosieguo delle cure interfacciandosi con il servizio veterinario Asp”.
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