PAOLA – Rischia di rimanere isolato Paola al centro.
Il movimento ha le idee poco chiare. Ad oggi litiga e si azzuffa con tutti. Non solo col centrodestra, ma anche con lo stesso centrosinistra. Eppure proprio da Paola al centro era partita la candidatura a sindaco di buona parte della sinistra. Che succede? In consiglio comunale il capogruppo consiliare Carlo Gravina è rimasto isolato.
Mario Crocicchio, l’altro rappresentante del civico consesso, da tempo ha preso un’altra strada. Di questo passo non è nemmeno escluso che Paola al centro si scioglierà come neve al sole al prossimo appuntamento.
Se i socialisti decideranno di farne a meno e lo scaricheranno allora saranno pillole amare da mandare giù e si potrebbe ritrovare ai margini dalla competizione elettorale comunale. Il Psi non a caso sta facendo “piazza pulita”. Nel corso della conferenza stampa l’ex sindaco Roberto Perrotta, infatti, non ha parlato di alleanze. “Le stesse – ha rimarcato nel corso dell’incontro, se giungeranno, dovranno essere ponderate”.
Sembra un suicidio politico. Eppure il gruppo ci crede. Crede di poter far a meno anche di coloro i quali sono stati un punto fermo dello schieramento. Per quale motivo? Perrotta sa bene che il giudizio finale spetterà all’elettorato. E allora meglio presentare liste di cui nessuno avrà che ridire. Persone facenti parte del mondo associazionistico, civile e professionisti. No alle accozzaglie di soggetti che nulla hanno che vedere con le idee socialiste.
Piazza pulita? Si evince innanzitutto che l’ex primo cittadino e il Psi stanno lavorando per non fare scelte di difficile comprensione. Il due volte sindaco non nasconde come sia mancata al centrodestra che oggi amministra Paola una chiara impronta di continuità, non politica, ma quanto meno amministrativa con chi lo ha preceduto. Ha visto in poche parole sfaldarsi molte di quelle iniziative che lo stesso Perrotta aveva lasciato quasi complete. E invece? Ecco per il centro polivalente sul lungomare e la casa di riposo sono diventati in tre anni un “obbrobrio”.
Ritornando alla politica l’attivismo del centrosinistra (che comunque rimane diviso in tre tronconi con altrettanti probabili candidati) non corrisponde a quello del centrodestra. I partiti che amministrano pensano di continuare su questa falsa riga che prima o poi però presenterà il suo conto. Il motivo è semplice. La politica a destra sembra essersi ridotta soltanto a coloro i quali fanno parte del consiglio comunale. I movimenti non si riuniscono da tempo né tantomeno hanno mai fatto un punto di tre anni e mezzo di amministrazione con gli iscritti. Occorrerà ben presto farlo e non è detto che saranno rose e fiori con i propri elettori.
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