Processo Smeco, fuori 68 parti civili

PAOLA – Raffica di esclusioni di responsabili civili e parti civili nell’ambito del processo Smeco contro la maladepurazione.


Il giudice non ammette a processo comuni, associazioni e singoli cittadini che ne avevano fatto richiesta (tra questi Orsomarso, Grisolia nonché Verdi, Legambiente Wwf e Anpana). Dal processo escono anche coloro che erano stati chiamati quali responsabili civili: la presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero della Salute, il Ministero dell’Ambiente, la Regione Calabria, la Provincia di Cosenza, l’Arpacal, la giunta e il consiglio regionale e l’ambito territoriale Ato 1.

Responsabili civili rimarranno invece le ditte Smeco e la Giseco. È stato dichiarato quindi aperto il dibattimento con prima udienza in calendario il 26 gennaio.

Il provvedimento finale del giudice, che in precedenza nel pomeriggio non ha autorizzato ulteriori citazioni di responsabili civili, è giunto dopo sette ore di camera di consiglio. Il rischio effettivo, come abbiamo avuto modo di osservare con le richieste delle circa 170 parti civili e tantissimi testimoni da sentire, era, come anche il presidente del collegio ha spiegato in aula, di rischiare di differire ulteriormente la trattazione delle questioni preliminari e l’eventuale apertura del dibattimento. Il presidente del tribunale, Paola Del Giudice, ha emesso ieri ben tre provvedimenti.

Il primo relativo agli atti di costituzione di cinque parti civili invitando i difensori delle suddette a dichiarare se intendono confermare in udienza le suddette costituzioni non notificate affinché abbiano effetto. Il giudice ha poi preso atto della richiesta scritta formulata dall’avvocato Di Santo ha ritenuto che: “Potendo essere il responsabile civile convenuto in giudizio nella naturale sede civile, debba ritenersi prevalente l’interesse pubblico alla definizione del processo in tempi ragionevoli e soprattutto alla definizione del giudizio prima dello spirare dei termini di prescrizioni, prescrizione che precluderebbe la possibilità della statuizione stessa sulle azioni civili”. E pertanto non ha autorizzato ulteriori citazioni di responsabili civili.

Infine un ultimo provvedimento in serata ha riguardato i drastici tagli che semplificheranno il processo.

Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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