Garanzia giovani, opportunità o sfruttamento?

Non tutti escono allo scoperto, ma da tempo circolano lamentele sul Tirreno cosentino in merito all’iniziativa della Regione Calabria per la lotta alla disoccupazione giovanile.

BELVEDERE MARITTIMO – Circolano da tempo lamentele sul Tirreno cosentino da parte dei ragazzi che hanno partecipato alle iniziative di Garanzia giovani.

La situazione estesa al territorio regionale e simile ad altre parti d’Italia è stata presa a cuore dal parlamentare calabrese del Movimento 5 stelle Laura Ferrara che in merito ha “presentato un’interrogazione alla Commissione europea per i mancati e ritardati pagamenti ai tirocinanti della Regione Calabria”.

Sul territorio interviene il Meet-up di Belvedere Marittimo. “Abbiamo ricevuto qualche segnalazione verbale – ci informano – ed un commento qualche giorno fa dove un ragazzo lamentava lo stato della propria fidanzata con Garanzia giovani, ancora non retribuita ed ormai alla fine di questo tirocinio che termina domani, giovedì 4 febbraio”.

Altri giovani da Cetraro ci informano: “Ci hanno fatto fare un corso sulla sicurezza. Abbiamo pagato 50 euro di tasca nostra per il materiale informativo. Ad oggi non abbiamo visto un euro e molti di noi hanno rinunciato perché c’è stato addirittura chi si è indebitato per pagare il carburante e seguire il tirocinio. All’Inps dicono che i soldi ci sono ma aspettano le dovute comunicazioni della regione”.

Nel sistema, la regione fa da garante intermedio e lnps effettua i pagamenti. In tutta la Calabria risultano iscritti migliaia di giovani, ma finora i pagamenti sarebbero stati disposti per non più di alcune centinaia.

Mesi fa erano giunte le rassicurazioni di Federica Roccisano, il giovane assessore regionale alla Scuola, lavoro, welfare e politiche giovanili. Ma i disguidi sono rimasti e le lamentele crescono.

Garanzia giovani è il Piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile con il quale vengono stanziati investimenti per gli stati con tassi di disoccupazione superiori al 25percento. Si tratta di soldi per politiche attive di orientamento, istruzione e formazione e inserimento al lavoro. Destinatari i Neet, ovvero quei giovani al di sotto dei 30 anni che non sono impegnati in un’attività lavorativa, né inseriti in un percorso scolastico o formativo.