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Paola, tre tecnici indagati per fondi depurazione

Restyling del depuratore di Paola: si è tentato di far pagare la spesa alla Regione Calabria. Indagati 2 ex responsabili Utc e un progettista.


PAOLA – Un nuovo fascicolo di indagine è stato chiuso dalla Procura della Repubblica di Paola ed è relativo ai finanziamenti destinati agli impianti di depurazione.

Dopo Falconara Albanese (nei giorni scorsi il procuratore capo ha chiesto il rinvio a giudizio per due persone, ndr) è toccato anche al Comune di Paola finire nell’inchiesta. Dopo accurati sopralluoghi e visione degli incartamenti relativi, le indagini stanno interessando per ispezioni tutti gli impianti. I reati ipotizzati a Paola sono quelli di concorso, tentata truffa e abuso di ufficio. In poche parole si sarebbe cercato di attribuire alla regione la spesa relativa all’incarico di progettazione dei lavori di restyling del depuratore di Paola. Non si sarebbe potuto quindi conferire incarico.

E così l’avviso di chiusura delle indagini è stato effettuato nei confronti di tre persone: due ex responsabili che si sono avvicendati nell’Utc di Paola (dopo il pensionamento del capo dello stesso ufficio Antonio Vigliotti, ndr) Graziella Marra e Giovanni De Medici, nonché nei confronti del progettista Giosafat Vigliotti.

In poche parole, secondo le indagini, alla Regione non toccava affatto pagare alcuna spesa relativa alla progettazione dell’impianto. È stato proprio l’attuale dirigente dell’Utc Fabio Pavone a segnalare l’anomalia con apposita comunicazione. Un caso che non è passato inosservato nemmeno agli uffici della procura che hanno pertanto indagato a fondo su quanto scritto da Pavone.

Con la determina 168 il neo responsabile Utc scrive: “Visto l’articolo 6 della convenzione 1267 del 30 giugno 2015 stipulata tra la Regione Calabria, dipartimento politiche dell’ambiente, e il Comune di Paola è emerso che le competenze tecniche non rientrano tra le spese ammesse a finanziamento di cui alla delibera di giunta regionale”.

Come sia venuto in mente di inserire la progettazione non è dato a sapere. Il comune recupera così un bel gruzzolo che era quindi stato erroneamente destinato ai consulenti.

Per la verifica dello stato di avanzamento dei lavori previsti nel piano di riefficientamento e rifunzionalizzazione dei sistemi depurativi finanziati con fondi della Regione Calabria nell’anno 2015, la procura si sta avvalendo altresì di personale tecnico del dipartimento ambiente e territorio regionale (ex Ato numero 1) messi a disposizione dalla stessa regione Calabria.

Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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