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Consorzio Bonifica, due sentenze a favore di Gravina

Consiglio di Stato e Tar si esprimono a favore dell’ex presidente del consorzio di Bonifica ex Valle Lao. Ma l’ente resta commissariato.


SCALEA – Davide Gravina, ex presidente del Consorzio di bonifica integrale dei bacini del Tirreno cosentino, ha incassato due sentenze a favore ma nonostante tutto nell’organismo di Scalea rimane il commissario.

L’ultima pronuncia in ordine di tempo è quella del Consiglio di Stato. Gravina annuncia: “Manderò tutta la documentazione all’attenzione del pubblico ministero Gratteri per riscontrare se sussistono ipotesi di reato di abuso d’ufficio e di potere. In una regione normale le sentenze dovrebbero essere applicate. In Calabria tutto diventa invece possibile. È decisamente una pagina vergognosa”.

Il Consiglio di Stato ha negli effetti decretato che nell’appello presentato dalla regione “non emergono evidenti elementi di fondatezza e che peraltro nella prospettiva del bilanciamento degli interessi pubblici contrapposti la circostanza che interinalmente continui ad operare anche la sezione 3 del consorzio di bonifica un organo eletto sia pure con un quorum della cui sufficienza potrebbe dubitarsi, non sembra integrare un pregiudizio connotato dai caratteri della gravità e della irreparabilità”.

Pertanto i giudici respingono l’istanza cautelare e scrivono che “la presente ordinanza sarà eseguita dall’amministrazione. È depositata presso la segreteria di sezione che provvederà a darne comunicazione alle parti. In parole povere con la sentenza del Consiglio di Stato si evidenzia che le elezioni si sono svolte regolarmente.

La regione adesso che dovrà fare? “Deve prendere atto che ha sbagliato. E revocare le delibere consequenziali e far riprendere i lavori dei consorziati” ha detto il diretto interessato.

Per Gravina la nomina di Stefano Aiello è stata quindi una forzatura: “Il commissario infatti non ha annullato nessuna nostra azione amministrativa. Anzi ha approvato tutti i nostri progetti”.

Ricordiamo che 24 ore prima della sentenza del Tar ad aprile 2015 la struttura di controllo degli atti e dei provvedimenti regionali ha annullato in autotutela la propria deliberazione relativa all’ex Valle Lao.

Il Tar infatti rispondendo a una richiesta dai dirigenti del settore affari generali e agricoltura ha detto: “Le considerazioni e motivazioni esposte nel ricorso al Tar dal presidente del consorzio non paiono prive di fondamento. In particolare pare condivisibile l’assunto di parte ricorrente per il quale il consiglio dei delegati debba considerarsi regolarmente costituito”.

Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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