I cittadini che hanno chiesto di cancellare le “bollette pazze” per il servizio idrico sperano nei controlli dell’autorità.

PAOLA – Acqua, spiragli di speranza per coloro i quali hanno chiesto di annullare i ruoli e stabilire nuove tariffe.
L’autorità per il servizio idrico è in comune. L’attività in corso, dopo le denunce sul “caro bollette” comprenderebbe verifiche e controlli, con vari blocchi di ispezioni nei confronti dei gestori dello stesso servizio a livello territoriale. Nella nostra regione, sono coinvolti in tali ispezioni diversi comuni e la Sorical che distribuisce l’acqua a buona parte della Calabria. Le ispezioni vengono svolte anche avvalendosi dell’opera e della collaborazione attiva da parte del nucleo speciale della guardia di Finanza.
Ispezioni che si dovevano concludere entro marzo 2016 ma è evidente che si sono poi protratte. In comune anche ieri gli ispettori hanno chiesto lumi circa le tariffazioni applicate che erano state denunciate da comitati e movimenti. Ricordiamo che dopo appositi conteggi è emerso che sussisteva un problema nella quantificazione della tariffa poiché era stato applicato un coefficiente ritenuto errato. Inoltre secondo il consulente Franco Calvano e il movimento Cambia Paola era presente una duplicazione di costi rispetto all’appalto.
Calvano era stato preciso. Secondo i suoi conteggi il costo effettivo del metro cubo richiesto ai cittadini era superiore a quello determinato dalla tariffa approvata dal consiglio comunale. Si registrava quindi un surplus di gettito fiscale che non è dato a sapere come doveva essere conteggiato in bilancio. Da una stima statistica sulle bollette analizzate è emerso che il surplus medio era del 30percento.
Si tratterebbe quindi di “verifiche ispettive nei confronti di gestori del servizio idrico integrato in materia di determinazione delle tariffe d’ufficio e di esclusione dall’aggiornamento tariffario per il primo periodo regolatorio 2012-2015”.
Esse sono volte in particolare al controllo dei corrispettivi applicati agli utenti e alla verifica del rispetto delle tariffe determinate d’ufficio e dell’esclusione dall’aggiornamento tariffario. Nel deliberato dell’autorità si prevede anche, nell’ambito delle verifiche ispettive, in relazione alle esigenze delle medesime “la richiesta di documentazione e informazioni possa essere estesa all’ente d’ambito o soggetto competente per ciascun territorio”.
