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Operazione Frontiera, Tdl: oggi tocca a Franco Muto

Frontiera: il tribunale delle libertà di Catanzaro oggi discute la posizione del “Re del pesce” Franco Muto. Annullato l’ordine di arresto per Angelo Casella.


PAOLA – Oggi il tribunale delle libertà di Catanzaro, nell’ambito del processo Frontiera, discuterà le richieste della difesa del boss Franco Muto e di altre 28 posizioni.

Il Tdl, intanto, ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip a carico di Angelo Casella nell’ambito dell’operazione della Dda.

I giudici hanno rigettato quasi tutte le richieste del collegio difensivo relative al 416 bis, ad eccezione appunto del 68enne di Santa Maria del Cedro, difeso dagli avvocati Sabrina Maratea, Giuseppe Pizzimenti e Italo Guagliano.

E sempre a riguardo del 416 bis, cadono le accuse per Giuseppe Candente e Carmine Occhiuzzi, difesi dall’avvocato Bruno. I due rimangono comunque in carcere.

Il tribunale di Catanzaro, seconda sezione penale, decidendo per il riesame presentato e relativo a Casella, tutt’ora latitante, lo accoglie e per effetto annulla sullo stesso l’ordinanza di custodia cautelare del Gip di Catanzaro.

Tra le accuse mosse a Casella, in particolare al capo 69, c’è l’appartenenza alla consorteria denominata Muto già ritenuta esistente per effetto della sentenza del 2006 del tribunale di Paola.

“Un sodalizio – spiegano i giudici – operante nel territorio ricompreso tra Guardia Piemontese e San Nicola Arcella con importanti influenze nella fascia tirrenica lucana e della Valle del Diano che in accordo con altre organizzazioni avvalendosi della forze di intimidazione derivante dal vincolo associativo e dalla conseguente condizione di assoggettamento e di omertà, era finalizzata, al compimento di delitti contro il patrimonio e le persone, allo sfruttamento delle risorse economiche della zona con la totale e preventiva accettazione da parte degli associati della necessità di compiere azioni per garantirsi il controllo del territorio e per stroncare mediante l’uso della violenza qualunque ingerenza interna o esterna”.

Pertanto, dopo la prima trance di determinazioni relativi all’udienza del 3 agosto, rimangono in carcere la maggior parte degli imputati raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare. Eccezione fatta anche per due donne già scarcerate venerdì scorso: Antonietta Galliano moglie di Luigi Muto, difesa dall’avvocato Rossana Cribari, e Maria Iacovo la consorte di Antonio Mandaliti, difesa dall’avvocato Giuseppe Bruno.

Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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