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Diamante, il porto senza data

Non c’è una data per la riapertura dei cantieri. Anzi, c’era. Ma è trascorsa senza che una pietra si muovesse. Il sindaco vuole un faccia a faccia con impresa e Regione.

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DIAMANTE – Non c’è una data per la ripresa dei lavori al porto di Diamante. O meglio c’era: il 5 settembre scorso. Ma nessuno ha riaperto i cantieri.

Una sintesi estrema di quanto ha riferito questa mattina il sindaco Gaetano Sollazzo nel corso di una conferenza stampa convocata nella sua stanza, in municipio.

Come riferito nel lancio della notizia di qualche ora fa, all’ente risulta che nulla si contrapponga alla ripresa dei lavori. E ciò è valido per entrambi i tronconi del porto: le opere primarie dell’infrastruttura, a mare, e quelle complementari, a terra. E ciò – ha riferito Sollazzo – è emerso nel corso del più recente tavolo tecnico in Regione (4 agosto, ndr). È stato proprio nel corso di quel confronto con Regione Calabria e privato che è stata indicata la data, poi disattesa, di riapertura dei cantieri: 5 settembre 2016.

Ora, l’amministrazione comunale di Diamante, preannuncia che nelle prossime ora convocherà un incontro pubblico al quale il presidente della Regione Calabria, Mario Gerardo Oliverio, è chiamato a partecipare e a fornire lumi “direttamente alla popolazione – ha precisato Sollazzo – che deve essere presente per sentire cosa il governatore avrà da dire e che attende quest’opera da troppo tempo”.

Ma in quell’occasione i chiarimenti sono attesi anche, se non soprattutto, dal soggetto privato: l’associazione temporanea d’impresa Icad.

Nulla osta all’opera: tocca al privato riprendere i lavori

È qui, in effetti il nodo della vicenda. Sintetizzando i passaggi precedenti, il Comune di Diamante, ad ottobre dell’anno scorso, ha completato l’iter di affidamento totale delle responsabilità sui lavori in mano alla regione.

La regione, in questo lasso di tempo, ha a sua volta completato la parte burocratica (maggio 2016, ndr). Ovvero, ha recepito tutte le valutazioni ed i pareri degli altri enti coinvolti nel progetto ed in merito, soprattutto, alle varianti al progetto delle opere a terra. L’ente ha inoltre provveduto a nominare la direzione dei lavori per entrambi i tronconi del progetto (1 agosto 2016, ndr).

“Nulla osta alla ripresa dei lavori” ha infatti concluso all’ultimo tavolo tecnico Luigi Zinno, dirigente del dipartimento infrastrutture e lavori pubblici della Regione Calabria, che è anche responsabile unico del procedimento per il porto di Diamante. Per cui, lo scorso 5 settembre, sarebbero dovuti riprendere i lavori per le opere in mare ed essere consegnati quelli per le complementari.

Insomma, toccava al privato che però non ha di fatto iniziato i lavori nella data indicata e che – a detta di Sollazzo – non avrebbe fornito alcuna spiegazione in merito. Nessuna risposta, del resto, è stata fornita a ben due missive firmate da Sollazzo e spedite a Catanzaro. La prima del 15 settembre, ovvero dopo il decimo giorno di ritardo. La seconda, di ieri, 20 settembre 2016.

Ora, non resta che attendere la convocazione dell’incontro pubblico con Oliverio e l’Ati Icad.

Due questioni: una aperta e l’altra chiusa

Resterebbero comunque due questioni. Una “aperta” e l’altra aperta e chiusa stesso in mattinata

Iniziando da quest’ultima: perché – è stato chiesto in conferenza – l’amministrazione comunale di Diamante, sapendo della data di ripresa dei lavori fermi da anni, non l’ha resa pubblica? “Per prudenza visti i precedenti – ha risposto oggi Gaetano Sollazzo –. Inoltre, avremmo dovuto farlo intorno al 20 o il 25 di agosto, in piena estate, e abbiamo ritenuto non fosse il caso. Ma soprattutto – ha ribadito – perché aspettavamo l’effettiva riapertura dei cantieri prima di esprimerci in qualsiasi modo”. Detta così, una spiegazione che reggerebbe se rapportata all’effettivo slittamento.

D’altra parte, si potrebbe però obiettare che un annuncio della data di ripresa dei lavori, oltre che doveroso trattandosi di opera pubblica, sarebbe stato anche opportuno vista l’importanza che la struttura rivestirebbe per la comunità diamantese e per il territorio oltre alla vasta platea offerta nei mesi estivi dalla presenza di molti turisti.

La questione rimasta aperta, ben più importante rispetto alla prima, è: perché la ditta non ha riaperto i cantieri nella data stabilita? Se per una risposta l’amministrazione comunale ha scelto di affidarsi ai tavoli istituzionali, o al futuro incontro pubblico con regione e privato, il consigliere di minoranza Pino Savarese, presente all’incontro odierno, ha ribadito la sua ipotesi. Il componente dell’opposizione ha infatti riferito di essere a conoscenza di presunte difficoltà economiche di uno dei soci di maggioranza dell’Ati Icad e la conseguenza sarebbe l’impossibilità materiale a riprendere i lavori.

“Per quanto ci risulta – ha detto in merito il sindaco Sollazzo – a noi risulta la volontà da parte del soggetto privato a riprendere i lavori. Una volontà manifestata e ribadita peraltro anche nel corso del tavolo tecnico di agosto. Nel momento in cui è stata fissata la data di riapertura dei cantieri, i rappresentanti dell’Ati Icad non hanno avuto nulla da obbiettare”.

Il sindaco del Comune di Diamante, Gaetano Sollazzo
Il sindaco del Comune di Diamante, Gaetano Sollazzo

About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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