Paola, c’è un piano per candidare un forzista alle comunali

Comunali: centrodestra paolano a caccia del nome di superamento. I big sostengono Ferrari ma ci sarebbe un piano per mettere in campo un uomo di Forza Italia.

PAOLA – Ci sarebbe un piano per mettere in campo un uomo di Forza Italia, per le comunali del 2017 di Paola.

Un piano ben preciso, architettato dietro le quinte e di cui pochi sono a conoscenza. Il tutto, nell’ambito degli sforzi che il centrodestra cittadino sta compiendo per individuare un nominativo di superamento che metta d’accordo tutti. Nessuno escluso.

Fattore non di secondo piano, si tratterebbe di una candidatura che potrebbe essere condivisa da tutti: non soltanto da Forza Italia che la sponsorizza ma anche da Grande Paola, Udc e non da ultimo dal gruppo di forzisti confluiti ne “Il coraggio di cambiare l’Italia”.

La questione ruota tutta intorno al partito di Berlusconi e non è un caso che i maggiori esponenti del partito si siano mossi per delineare una strategia che spiazzerà buona parte della politica locale.

Ma torniamo al Sant’Agostino. Roberto Occhiuto e Maurizio Gasparri hanno di recente avallato la ricandidatura di Basilio Ferrari. I due hanno affermato come “I risultati raggiunti da questa amministrazione comunale sono sotto gli occhi di tutti. La città di Paola, rivoluzionata e migliorata sotto diversi aspetti, merita di continuare ad essere governata con lungimiranza e progettualità come è stato fatto in questi ultimi anni”.

I due esponenti avrebbero quindi espresso sostegno alla ricandidatura di Basilio Ferrari alla guida della città dove però i giochi sono tutt’altro che fatti. Le carte non sono ancora per ora scoperte. L’idea è quella di non bruciare il candidato.

Tutto questo mentre nel centrosinistra l’ipotesi di far uscire dal cilindro un personaggio che metta da parte i partiti appare ancora difficile. Vedremo se nei mesi a venire qualcuno ci riuscirà. Scalpitano Pino Falbo, Roberto Perrotta e Graziano Di Natale. Tutto questo mentre alcuni movimenti e associazioni (tra questi cambia Paola, Paola al Centro, Rbc, Paola che Vorrei, Prc e Comunisti italiani) proveranno a riunire la coalizione. L’assemblea aperta dovrebbe tenersi non più il 2 ottobre, ma molto probabilmente il 15 o qualche giorno più tardi. Intoppi organizzativi hanno ritardato l’appuntamento. Ma inutile dire che l’attenzione adesso si sposta nel centrodestra. Quale sarà l’asso nella manica?