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Paola, Ferrari a giudizio: la reazione di Cambia Paola

Dopo il rinvio a giudizio del sindaco Basilio Ferrari il movimento Cambia Paola interviene: “Aspettiamo esito processo ma è notizia di una gravità assoluta”


PAOLA – Ecco la reazione del movimento Cambia Paola alla notizia del rinvio a giudizio del sindaco Basilio Ferrari.

A processo per il caso relativo al depuratore cittadino sono finiti, oltre al primo cittadino, anche l’ex reggente dell’Utc, Graziella Marra, e il responsabile della ditta Lao Pools, Marcelo Forte. Tra le accuse quella di aver cagionato un rilevante inquinamento delle acque del torrente Licciardo e del Mar Tirreno nel tratto compreso tra Paola e San Lucido.

Il movimento politico Cambia Paola anche se ritiene che per fare chiarezza sulla vicenda bisognerà attendere l’esito del processo non può tacere dal punto di vista politico “una notizia di una gravità assoluta. Ma non siamo affatto contenti e non esultiamo per l’ennesima enorme tegola che si abbatte sull’esecutivo Ferrari: i rovesci dell’amministrazione, alla fine, sono problemi anche per i cittadini, evidentemente privati di un servizio per il quale hanno ricevuto e pagato bollette salatissime. In questi ultimi quindici anni la città, anziché tutelare una delle sue risorse più importanti, ha assistito imperterrita a un inesorabile peggioramento della qualità del mare con ripercussioni negative nel settore del turismo e della balneazione”.

Finita sotto i riflettori mediatici, l’immagine della città per Cambia Paola “è stata inesorabilmente compromessa, descrivendo una situazione preoccupante e per la quale serve un cambio di rotta totale”. Stop quindi alla privatizzazione: “Le modalità di gestione della rete idrica ha portato tariffe eccessivamente elevate e un servizio qualitativamente carente. Non bastano foto e filmati di acque cristalline catturate in quei rari momenti per riscattare il decoro della nostra cittadina. Le riforme devono essere drastiche e totali, tali da ridisegnare l’intero impianto dei servizi.

L’acqua e la depurazione sono state uno dei principali terreni di scontro con l’attuale maggioranza, a causa delle continue crisi della potabilità, delle bollette pazze e del mare sporco. L’evoluzione delle vicende giudiziarie segna ancora di più le inadeguatezze del servizio e l’ostinazione dell’attuale esecutivo nel perseguire su questa strada degli affidamenti esterni non è certamente un segnale positivo”.

In conclusione per il movimento “occorre prendere consapevolezza che a rimetterci è anche la salute dei cittadini”.

Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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