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Paola, il campus liceale monco

Presentato di recente dal presidente della Provincia di Cosenza Graziano Di Natale. Due campetti da gioco al posto del più ampio progetto originario.


PAOLA – È un campus liceale monco quello che nei giorni scorsi è stato presentato dal presidente facente funzione della Provincia di Cosenza, Graziano Di Natale, nei locali dei licei di Paola.

La riqualificazione esterna del complesso liceale prevede solo la realizzazione di due campetti. Costo? 500mila euro. Progetto sportivo diametralmente opposto a quello originario che la provincia ha commissionato e approvato.

La città di Paola è riuscita dopo 40 anni a dotarsi di un polo liceale all’avanguardia. I licei classico e scientifico originariamente ospitati in ormai vetuste strutture in affitto, dall’anno scolastico 2006 – 2007 hanno preso possesso del nuovo e innovativo istituto scolastico che prevedeva, nel suo progetto originario, oltre ai due lotti completati, una struttura coperta polifunzionale per fungere da palestra – auditorium.

L’architetto Andrea Gambardella e l’ingegnere Francesco Marcelli, stimato professionista, già sindaco e assessore della città di Paola, progettarono un vero e proprio campus liceale moderno, con aule spaziose, laboratori funzionali, un planetario e insieme prevedendo una grande biblioteca, ampi spazi di convivialità, una piazza e una importante struttura polifunzionale, interventi quest’ultimi finalizzati agli studenti ma che nell’insieme fossero a disposizione e al servizio dei cittadini.

E ciò in particolare per quanto riguarda il significativo impianto con funzioni di palestra e auditorium di cui la città ancora oggi purtroppo è sprovvista. E continuerà ad esserlo se la Provincia di Cosenza a quanto pare prevede, in sua sostituzione, la modesta ipotesi di costruire “due campetti sportivi”.

Possibile che nessuno si sia accorto dell’errore? Compreso Di Natale oggi presidente facente funzione? E Ferrari sindaco di Paola e consigliere provinciale adesso cosa farà? Si paventerebbe da quanto si apprende anche un danno erariale, e potrebbe sorgere quindi un possibile contenzioso tra la provincia e i progettisti originari in quanto, essendo gli affidatari d’incarico, non sono stati considerati, per come dovuto, in tale nuova iniziativa. La Provincia infatti ignorando il progetto originario potrebbe incorrere in una disputa giudiziale.

Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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