Paola, il Psi attacca Ferrari sul Lungomare

Lungomare San Francesco di Paola: “Opera elettorale fatta con un ribasso mai visto del 2mila percento”. Il tutto affidandosi alla piattaforma consortile AsmeI accantonata da molti altri enti con revoche in autotutela.

PAOLA – Il Psi smonta il progetto del lungomare di Paola e la gara con un ribasso addirittura del 2mila per cento.

Ma in particolare il movimento di opposizione mette in rilievo la mancanza del visto contabile e l’utilizzo della piattaforma Asmel per le gare.

“L’amministrazione comunale – commenta il Psi – o quello che ne è rimasto dopo le dissociazioni, è alla ricerca spasmodica di visibilità e con l’avvicinarsi dell’elezioni prossime cerca in tutte le maniere di mettere in cantiere almeno un’opera targata Ferrari.

Ma la fretta crea brutti scherzi ed induce in errori sempre più evidenti. Dopo avere smantellato l’ufficio legale per utilizzare gli incarichi come merce di scambio è stato bypassato l’ufficio appalti”.

Per i socialisti, in effetti, le competenze e le esperienze maturate in detto ufficio sono state messe da parte per aderire a società esterne forse più efficienti ed efficaci.

“La piattaforma Asmel – spiegano – è stata utilizzata per l’espletamento della gara dei lavori di manutenzione straordinaria del Lungomare San Francesco. Il risultato eccellente è stato che in poco tempo è stato portato a termine l’iter con l’aggiudicazione dei lavori ad un ribasso del 2mila 111 percento mai visto fino ad ora”.

Quello che preoccupa il Psi è che con la determina di “Approvazione atti di gara e schema di contratto”, a giustificazione dell’utilizzo della piattaforma consortile Asmel, il dirigente dell’ufficio tecnico del Comune richiama la delibera numero 32 del 30 aprile 2015 dell’autorità nazionale anticorruzione nonché l’ordinanza del Consiglio di Stato numero 4016 del 09 settembre 2015, che sospende l’efficacia della suddetta delibera, nonché altra ordinanza del Consiglio di Stato numero 5042 e sentenza del Tar Campania numero 822 del 16 aprile 2015.

“Ci viene difficile capire – commenta ancora il Psi di Paola – perché non si è tenuto conto di ciò anche del comunicato del presidente dell’Anac del 23 marzo 2016 avente ad oggetto gli effetti conseguenti alla sentenza del Tar Lazio numero 2329 del 22 febbraio 2016. In detta sentenza il Tar Lazio respingeva il ricorso della società consortile e confermava che il consorzio Asmel e la società consortile Asmel non risponde ai modelli organizzativi indicati quali possibili sistemi di aggregazione degli appalti degli enti locali. A giugno inoltre il Tar Lazio respingeva un ricorso della stessa Asmel”.

Il Psi rileva inoltre che la regolarità finanziaria attestata dal responsabile finanziario, Nicola Falcone, prevede una somma di 249mila 745,89 euro nel capitolo 3003 dell’esercizio finanziario relativo al 2016. “Quello che ci sembra surreale è che nella determina numero 344 del 23 novembre 2016, avente ad oggetto l’aggiudicazione dei lavori, non compare il visto della regolarità contabile e la relativa copertura finanziaria. Sarà stata sicuramente una svista del responsabile finanziario e non la mancanza di fondi come si potrebbe pensare”.