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Praia a Mare, una prima ispezione nella Marlane

Un’ispezione nella fabbrica Marlane e nei terreni circostanti, ancora nessuno scavo. Sarebbe questo l’esito dei primi accertamenti svolti questa mattina nell’ex area industriale di Praia a Mare. Non ci sarebbe collegamento con quanto chiesto dalla pubblica accusa nel processo in appello.


PRAIA A MARE – Un’ispezione all’interno del fabbricato della Marlane e nei terreni circostanti. Ancora nessuno scavo, ma non è ancora dato sapere con precisione quali attività ispettive siano state condotte oggi nell’ex area industriale di Praia a Mare e se ne seguiranno altre.

Si tratta comunque di indagini compiute per conto della procura di Paola dal Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri di Catanzaro e da un nucleo specializzato dei vigili del fuoco: le cosiddette squadre Nbcr (Nucleare, biologico, chimico e radiologico) che entrano in azione solo quando esiste un fondato pericolo di contagio e danni a persone, animali o cose.

foto: CalNews

Indagini che a luglio scorso il procuratore capo Bruno Giordano aveva annunciato (e noi ne avevamo parlato qui) e che sarebbero disgiunte da quelle richieste dal procuratore generale Salvatore Curcio al fine di rinnovare la fase istruttoria (attualmente in appello a Catanzaro, ndr). Richiesta che è stata sostenuta anche dalle parti civili (Regione Calabria, Provincia di Cosenza, Wwf, Legambiente Calabria, Medicina democratica, Comune di Tortora) e reiterate nella requisitoria nel corso della quale Curcio ha chiesto tre condanne per uno dei pochi capi di imputazione non prescritti: il disastro ambientale.

Tre anni di reclusione nei confronti di Carlo Lomonaco, già sindaco di Praia a Mare, caporeparto Tintoria Marlane di Praia a Mare dal 1973 al 1988, responsabile dell’impianto di depurazione e smaltimento acque reflue dal 1973 al 1980 e responsabile dello stabilimento dal 2002 al 2003. Quattro anni per Ernesto Antonio Favrin, vicepresidente vicario della Confindustria veneta, amministratore delegato della Marzotto Spa dal 2001 al 2004. Tre anni di reclusione per Attilio Rausse, responsabile dello stabilimento calabrese dal 2003 al al 2004.

Per la parte restante, il procuratore Curcio ha chiesto la conferma della sentenza assolutoria di primo di grado.

Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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