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Paola, Michele Mannarino torna in libertà

Michele Mannarino torna a piede libero per mancanza di flagranza di reato. Questa la decisione del Giudice per le indagini preliminari di Paola sull’allevatore che ha pestato un 81enne proprietario terriero confinante. L’allevatore si è difeso: “Sono stato provocato”.


PAOLA – Michele Mannarino torna in libertà.

Al tribunale di Paola si è tenuta ieri per direttissima l’udienza relativa alla misura applicata all’allevatore che alcuni giorni fa ha pestato un anziano. Si tratta di un uomo di 81 anni proprietario di un fondo confinante con quello di Mannarino.

L’accusato è difeso dall’avvocato Luigi Bottino. Nell’udienza ha risposto alle domande del PM e del giudice evidenziando tra l’altro di essere stato provocato. Tutto sarebbe scaturito per questioni di confini e di animali. Nelle distese e rigogliose campagne paolane vigono spesso leggi non scritte. E gli animali da pascolo provocano contese tra pastori e proprietari dei terreni. Contese che spesso non si risolvono nel migliore dei modi.

Guido Serpa era un pastore ed è stato crivellato da colpi di pistola nel 2011. Ed era un pastore anche il padre di Mario Serpa, ucciso anche lui anni fa. Dalla Badia alla Crocetta le cronache, anche recenti, registrano regolamenti di conti tra allevatori, agguati, denunce. Un bollettino di guerra negli ultimi anni.

La difesa di Michele Mannarino

Ritornando ai fatti di sabato scorso il 43enne, già noto alle forze dell’ordine, avrebbe reagito con violenza dopo un acceso scambio di vedute colpendo l’anziano vicino.

Secondo la ricostruzione della polizia di Paola si era recato nel terreno della vittima perché avrebbe verificato la mancanza di alcune parti della recinzione. Di questo ha attribuito la colpa al suo confinante. Michele Mannarino ha però riferito in aula di avere solo afferrato il vicino per la testa.

E.G. è stato portato di urgenza presso l’ospedale di Paola. Qui gli sono stati riscontrati trauma cranico commotivo, trauma facciale con ecchimosi al volto, trauma toracico con frattura delle costole sinistre. Prognosi 45 giorni.

L’81enne è ancora ricoverato in chirurgia. Michele Mannarino è stato tratto in arresto l’altro ieri dalla polizia del commissariato di Paola che lo ha trovato in un terreno di sua proprietà. Scattate le manette è stato posto ai domiciliari dall’autorità giudiziaria.

Quindi ieri il giudice Paone ha ordinato la revoca del provvedimento per la mancanza di flagranza di reato.

Per Michele Mannarino, l’allevatore arrestato, tenersi lontano dai guai non è mai stato facile.
Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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