Gioco d’azzardo in Calabria, Idm giovani chiede la legge regionale

Gioco d’azzardo in Calabria piaga sociale. Soprattuto tra i giovani. Intervento di Italia del Meridione Giovani per lo sblocco della proposta di legge “Greco-Sergio” contro il gioco d’azzardo. “Il testo da due anni all’esame del consiglio regionale si è arenato”.

COSENZA – La segreteria di Italia del Meridione giovani chiede che la Regione Calabria si doti di una legge contro il gioco d’azzardo.

Lo rendono noto in un comunicato stampa i componenti di Idm giovani Maria Concetta
Filippelli e Fabrizio Perna. I due richiamando una proposta di legge avanzata nel 2015 dai consiglieri regionali Orlandino Greco e Franco Sergio. Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico. Questo il titolo della proposta.

Perché una legge sul gioco d’azzardo?

Idm giovani scende poi nel dettaglio delle motivazioni alla base della richiesta. A partire dal constatato “ritardo” della Regione Calabria rispetto ad altre regioni italiane. La proposta avanzata prevede strumenti per arginare la piaga del gioco d’azzardo, prevenzione, contrasto e recupero delle persone affette da ludopatia.

“Per questi ultimi – si legge nel comunicato – servono percorsi di riabilitazione oltre che assistenza alle loro famiglie. La proposta Greco-Sergio prevede anche un numero verde per supporto e informazioni. Promuove inoltre la conoscenza, l’informazione, la formazione e l’aggiornamento degli esercenti, degli operatori di polizia locale, degli operatori sociali e sanitari”.

Questi altri elementi contenuti dalla proposta di legge per la Calabria. Delega ai comuni dei controlli sugli esercizi. Materiale informativo sui rischi del gioco d’azzardo destinati ai frequentatori delle sale da gioco. Divieto di slot-machine nei pressi di scuole, chiese, impianti sportivi, strutture sanitarie e luoghi di aggregazione giovanile.

“L’approvazione della legge è necessaria – si legge nel comunicato – per il contrasto al fenomeno. Sono passati ben due anni da quando la legge Greco-Sergio è stata deposita, ma giace nel dimenticatoio del consiglio regionale.

È ora che la politica si impegni concretamente per risolvere questa emergenza. A maggior ragione con più senso di responsabilità quando le vittime principali sono i giovani”.