Il politico trafficante messicano Tomas Jesus Yarrington Ruvalcaba è stato arrestato dalla polizia a Firenze. Viveva a Paola da tempo e si spacciava per imprenditore. Era latitante dal 2012. Su di lui un mandato di cattura internazionale. Tra i 10 messicani più corrotti secondo la rivista Forbes.
PAOLA – La squadra mobile di Cosenza ha arrestato ieri a Firenze Tomas Jesus Yarrington Ruvalcaba. Si tratta di un ex politico messicano condannato per diversi reati tra cui traffico di sostanze stupefacenti. Era latitante dal 2012 ma si era stabilito da tempo a Paola, in provincia di Cosenza.
Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Paola. Sono partite a seguito di una segnalazione dagli Usa e condotte dalla polizia italiana. All’operazione hanno preso parte anche funzionari dell’Interpol e del department of homeland security americano. Ora si cercano eventuali fiancheggiatori in Italia.
Gli investigatori lo hanno individuato a Paola dove pare si fosse stabilito da qualche tempo. La scoperta grazie a servizi di osservazione, pedinamenti e intercettazioni. Si temeva anche che Ruvalcaba avesse potuto fare ricorso alla chirurgia estetica modificando i propri connotati.
A Paola, grazie a documenti falsi si spacciava per Perez Morales, imprenditore messicano. Durante il suo soggiorno nella città di San Francesco è riuscito ad eludere i controlli delle forze dell’ordine. Ma, alla fine, gli investigatori sono riusciti a stabilire con certezza che Ruvalcaba e Morales erano la stessa persona.
Ieri l’arresto a Firenze al termine di un lungo pedinamento. Al momento del fermo ha negato la sua identità, ma le impronte digitali lo hanno incastrato.
Tomas Jesus Yarrington Ruvalcaba era ricercato in ambito internazionale. È stato condannato per associazione per delinquere, traffico di stupefacenti, riciclaggio, frode bancaria e reati connessi. Sul suo capo pendeva un ordine di cattura emesso dall’autorità giudiziaria statunitense.
In sostanza, abusando del suo ruolo politico, aveva intascato milioni di dollari in tangenti dal Cartello del Golfo. Ovvero, dai più pericolosi narcos messicani. I soldi sporchi erano sborsati per agevolare le esportazioni di ingenti quantitativi di cocaina e marijuana verso gli Usa. Gli illeciti profitti erano stati poi reinvestiti nell’acquisto di beni immobili negli States e in patria.
Questi i ruoli istituzionali ricoperti negli anni in Messico dal politico già appartenente al Partito rivoluzionario istituzionale. Fino al 1995 è stato sindaco di Matamoros, cittadina messicana al confine con il Texas. Dal 1999 al 2005 è stato anche governatore dello Stato di Tamaulipas.
Latitante dal 2012, era considerato dalla rivista americana Forbes una tra le dieci persone più corrotte del Messico. Su di lui pendeva una taglia di 15 milioni di pesos messicani.
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