Sulla strada della maggioranza del Consiglio comunale di Paola lo scoglio dei bilanci. Vanno approvati entro pochi giorni. Ma si teme che non ci siano i numeri necessari nell’assise cittadina. E intanto è arrivata la diffida del prefetto di Cosenza.
PAOLA – Ecco lo scoglio dei bilanci per la maggioranza nel Consiglio comunale di Paola.
I rischi di una mancata approvazione potrebbero ripercuotersi sulla macchina amministrativa. Senza gli strumenti contabili riusciranno ad essere pagati i dipendenti comunali e le ditte che gestiscono i servizi esterni di palazzo di città? Forse bisognerà solo attendere un po’ di tempo per avere più chiara la situazione. E adesso c’è anche la diffida del prefetto di Cosenza.
Siamo alle strette finali. Il carteggio relativo è stato inviato ai capigruppo consiliari e a breve dovrebbe quindi essere convocato il civico consesso che dovrà portare all’attenzione dell’assemblea non solo il consuntivo 2016, ma anche il bilancio di previsione 2017.
Il problema è relativo a due commissariamenti che si intravedono all’orizzonte. Il primo in caso di mancata approvazione dello strumento contabile dello scorso anno porterebbe alla nomina di un commissario ad acta per l’ok, con dispendio di risorse per l’ente. Il secondo caso è relativo allo strumento di previsione. Se non si porta in consiglio comunale, il prefetto invierà una diffida all’ente che deve approvare lo strumento, in caso contrario si scioglie il consiglio. Ma considerati i tempi brevi e le elezioni che sono state già indette la nomina di un commissario dovrebbe essere non prevista.
Sul consuntivo comunque potrebbe registrarsi una novità politica. E la maggioranza quindi trovare i numeri per far passare i documenti. Diverso il caso invece dello strumento contabile di previsione. Con tre consiglieri che ormai possono considerarsi a tutti gli effetti ex i numeri mancheranno. Francesco Aloia, Maria Antonietta Maiorano e Marco Focetola potrebbero non presentarsi nemmeno alla seduta.
Ma sulla questione la maggioranza è intenzionata ad andare fino in fondo. Almeno politicamente parlando. E potrebbe tirare presto in ballo i dissidenti.
“La prossima amministrazione – spiegano dalla maggioranza – si troverebbe senza un bilancio. E non sarà facile per nessuno considerando il fatto che si rischiano disservizi”.
Le elezioni sono state indette per l’11 giugno e l’eventuale ballottaggio per il 28. Saranno quindi giorni difficili. Lo schema del bilancio di previsione 2017-2019 è stato approvato dalla giunta il 17 marzo scorso con parere favorevole del responsabile del settore finanze, Nicola Falcone. Ma il nocciolo è naturalmente tutto politico. La minoranza infatti conta di fare sulla questione un altro sgambetto alla maggioranza.
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