Paola, al convento si parlerà di alienazione parentale

L’alienazione parentale al centro di un convegno formativo venerdì 21 aprile alle 16 nella sala convegni del Santuario di San Francesco di Paola. Evento organizzato da Ami, con Sisf e ordine degli avvocati di Paola.

PAOLA – Alienazione parentale è l’oggetto di un convegno in programma venerdì 21 aprile 2017, alle 16, presso la sala convegni del Santuario di San Francesco di Paola.

L’incontro è organizzato dalla sezione distrettuale di Catanzaro dell’associazione Avvocati matrimonialisti italiani. All’evento formativo patrocinato dall’ordine degli avvocati di Paola collabora la Società italiana scienze forensi.

La necessità di un tale appuntamento è data dalle recenti innovazioni cliniche e giuridiche che hanno interessato la disciplina dei conflitti tra genitori.

Le relazioni sono affidate a Margherita Corriere, presidente dell’Ami Calabria, Marco Pingitore, psicologo e presidente della Sisf, Giovanni Lopez, psicoterapeuta e Marianna Famà, socia Ami. Saluti di rito affidati a Mario Pace, presidente dell’ordine degli avvocati di Paola. Modera il giornalista Mimmo Abramo.

Che cos’è l’alienazione parentale?

“Manipolazione del figlio per metterlo contro l’altro genitore. Questa è, in sintesi, l’alienazione parentale. Una circostanza – spiegano i promotori del convegno – osservabile nei giudizi di separazione o divorzio.

La separazione tra due coniugi è il momento in cui la coppia deve evitare la conflittualità. E avere cura dell’interesse dei propri figli. Deve impegnarsi a mantenere un equilibrato e maturo rapporto parentale.

Purtroppo, in molti casi uno dei due genitori mette in atto una vera e propria guerra nei confronti dell’altro. Per farlo si serve dei figli macchinando con loro alleanze con il solo fine di annullare l’altro genitore. In queste condizioni, il minore si distacca dalla realtà, si aliena dagli affetti e prova astio e disprezzo nei confronti del genitore preso di mira. Per i figli ne derivano deprivazione affettiva, disturbi emotivo-relazionali e problematiche psichiatriche”.

Cosa prevede la giurisprudenza?

“La Suprema Corte – proseguono gli organizzatori – considera la continuità delle relazioni parentali con l’altro genitore essenziale per l’idoneità genitoriale. Ciò a tutela del diritto del minore alla bigenitorialità e a una sana crescita equilibrata.

Avere rapporti con sia con il padre che con la madre è fondamentale affinché i figli possano sviluppare la personalità in itinere.
A tal proposito la Corte di Cassazione sostiene che, in tema di affidamento di figli minori, il giudizio prognostico deve essere effettuato nell’esclusivo interesse morale e materiale della prole, esaminando la capacità dei genitori di crescere ed educare i figli nella nuova situazione creatasi a seguito della disgregazione dell’unione”.