Operazione Mare sicuro 2017 della guardia costiera lungo le coste tirreniche calabresi e lucane. Ecco come opera il compartimento marittimo di Vibo Valentia Marina per il litorale da Nicotera a Maratea. Controllo del mare e delle spiagge per garantire sicurezza della balneazione e tutela ambientale.
VIBO VALENTIA – Il 17 giugno è stata avviata l’operazione della guardia costiera denominata “Mare Sicuro 2017”.
Ogni anno, garantisce il sicuro svolgimento della stagione balneare e una corretta fruizione delle spiagge e del mare.
Mare sicuro è disposta a livello nazionale dal comando generale del corpo delle capitanerie di porto – guardia costiera. Coordinata a livello regionale Calabria e Basilicata tirrenica dalla direzione marittima di Reggio Calabria e, nello specifico, eseguita dal compartimento marittimo di Vibo Valentia Marina per il litorale da Nicotera a Maratea.
Gli uomini e le donne delle capitanerie di porto del compamare, che saranno impiegati su 14 mezzi navali e 14 pattuglie terrestri, saranno circa 70 ed opereranno in missioni coordinate terra – mare.
Il personale della guardia costiera sarà presente ogni giorno presso le spiagge, le strutture dedicate alla nautica da diporto e le zone di mare tutelate. Il fine è di prevenire o reprimere gli eventuali comportamenti contrari alla disciplina di sicurezza della navigazione e della balneazione, favorendo così una sicura e libera fruizione dei litorali.
Questi obiettivi sono strettamente connessi alla tutela e protezione dell’ambiente marino e costiero e delle risorse ittiche. Si tratta di attività che la guardia costiera svolge come prioritarie per l’intero arco dell’anno. Nel periodo estivo sono ulteriormente perseguite con sempre maggiore sforzo operativo in considerazione del noto incremento delle criticità connesse con la depurazione.
Lungo i 237 chilometri di costa del compartimento marittimo di Vibo Valentia Marina, i controlli saranno finalizzati anche a verificare che ogni tipo di opera realizzata sul demanio marittimo sia conforme ai previsti titoli autorizzativi.
L’operazione è stata preceduta da un’intensa attività di prevenzione e informazione. In particolare si è dato risalto all’utilizzo dell’utenza di emergenza “1530”. Inoltre, è stata divulgata la disciplina della sicurezza balneare, realizzata in modo uniforme su base locale e regionale. A tale scopo, presso la capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, sono stati svolti incontri con i rappresentanti dei comuni rivieraschi.
Numerose sono state anche le conferenze tenutesi presso gli istituti scolastici al fine di diffondere tra i giovani studenti la cultura del mare e le regole per una fruizione sicura e rispettosa dell’ambiente marino. Gli oltre 3mila studenti del territorio di giurisdizione coinvolti nel progetto hanno partecipato con entusiasmo e interesse alle lezioni di sicurezza in mare.
Per qualsiasi emergenza in mare chiamate il Numero blu 1530, gratuito da cellulare e da telefono fisso.
http://www,guardiacostiera.gov.it/vibovalentia
Vivere in sicurezza il mare presuppone una corretta conoscenza di alcuni significativi profili d’interesse. Ecco alcune delucidazioni fornite dal compartimento marittimo di Vibo Valentia Marina.
Le zone di mare riservate alla balneazione, dalle 8 alle 20 sono:
Le zone vietate alla balneazione sono situate presso:
Inoltre, in relazione al proprio stato fisico e alle capacità natatorie, il bagnante deve valutare le condizioni meteorologiche e del mare presenti nella zona. In particolare correnti, temperatura e profondità delle acque, prestando attenzione alle eventuali indicazioni ricevute dai bagnini.
Prima di iniziare la navigazione il conduttore di un’unità da diporto deve accertare tutte le condizioni generali di sicurezza, e tra queste che:
Prima della partenza, si consiglia di dedicare particolare attenzione alle condizioni meteorologiche, tramite emittenti radio-televisive, radio VHF/Fm canale 68, oppure rivolgendosi alla capitaneria di porto di Reggio Calabria al numero telefonico 0965/656111 o via radio VHF/Fm canale 16.
Per la navigazione da diporto, comprese le tavole a vela, si ricordano le distanze minime dalla costa:
Il subacqueo prima di intraprendere l’attività deve tener conto del proprio stato fisico e delle capacità natatorie. Successivamente deve accertare le condizioni meteorologiche e del mare presenti nella zona, in particolare le correnti, temperatura e profondità delle acque.
Inoltre è consigliabile informare qualcuno che rimane a terra circa l’attività subacquea che si intende effettuare, specificando la zona di mare interessata e l’ora di previsto rientro. Il subacqueo deve segnalare la posizione in superficie a mezzo di un galleggiante sormontato da bandierina rossa con striscia trasversale bianca. Il subacqueo che utilizza apparecchi ausiliari di respirazione deve essere in possesso di idoneo brevetto e deve operare entro limiti previsti.
L’attività subacquea non può essere esercitata:
La pesca sportiva può essere praticata al di fuori delle zone destinate alla balneazione.
Inoltre, sono vietate le seguenti catture:
La commercializzazione dei prodotti della pesca sportiva è sempre vietata. Per la pesca ricreativa/sportiva di tonno rosso, si ricorda che è consentita solo previa acquisizione di apposito nulla-osta, nel limite di un solo esemplare al giorno per barca e con l’onere per il pescatore di comunicare all’autorità marittima l’eventuale cattura. Si precisa inoltre che per tutte le specie altamente migratorie quali pesce spada e tonno rosso è vietato l’uso del palangaro derivante.
Con l’obiettivo di contribuire a migliorare la qualità delle acque dei mari della Calabria e garantirne maggiore fruibilità nonché lo sfruttamento sostenibile delle risorse, prosegue, congiuntamente con Arpacal, la verifica delle criticità del sistema fognario e depurativo dei comuni del litorale di competenza.
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