Una saga estiva per Gianfranco Ramundo. Fermato senza casco e assicurazione: scooter sequestrato. La sua maggioranza vorrebbe far credere che ha evitato il sequestro. Ma così non è. Il sindaco di Fuscaldo scorrazzava a bordo di un altro ciclomotore, simile, ma con targa diversa.
FUSCALDO – La saga del primo cittadino centauro anima l’estate fuscaldese.
Gianfranco Ramundo, sindaco del Comune di Fuscaldo, è stato fermato dai carabinieri a bordo di uno scooter. È stato multato e il due ruote sequestrato perché sprovvisto di assicurazione. Ma la cosa buffa è che esponenti della sua maggioranza vorrebbero far credere che ha evitato il sequestro del ciclomotore. Così non è.
Il primo cittadino è stato notato l’altro ieri sera con tanto di casco a bordo di uno scooter apparentemente uguale, ma con una targa diversa da quello posto sotto sequestro.
Una “simpatica” iniziativa per farsi notare dai suoi concittadini. In effetti non era però lo stesso mezzo. Ed ecco che è sorto anche “l’equivoco” sull’assicurazione. Lo scooter sul quale è stato fermato era ancora (ieri pomeriggio, ndr) sotto sequestro presso il ricovero di custodia giudiziaria di Nesci a Paola. Ramundo quindi scorrazzava liberamente con un altro motorino facendo credere tutt’altro ai suoi oppositori.
Nonostante i fatti, La nostra Fuscaldo, gruppo di maggioranza, ha risposto in difesa del sindaco.
“In merito a quanto qualche esponente dell’opposizione sta intendendo pubblicare sui social network, ci vediamo costretti a smentire tesi fantasiose, nate da un evidente livore ed odio di natura politica che rende questa una vicenda grossolana ed al limite del ridicolo.
Nella giornata di ieri, il nostro primo cittadino si trovava a bordo del proprio scooter non per occupare il tempo libero o per prendere aria. Ma per coordinare i lavori di preparazione del simposio d’arte e sculture all’aperto, allestito sul lungomare e fortemente voluto dallo stesso.
Il sindaco con un proprio mezzo, dalle sette del mattino, si stava occupando di organizzare ogni minimo dettaglio della manifestazione. Posa delle pietre, del materiale, sistemazione dei gazebo per gli artisti, impianti elettrici, pedane e quant’altro. E tra uno spostamento e l’altro, in un’area che era stata finanche interdetta al traffico urbano, veniva fermato da una pattuglia dei carabinieri.
Per distrazione e preso dai preparativi aveva trascurato di indossare il casco. Gli uomini dell’Arma, senza alcuna opposizione del sindaco, hanno provveduto a redigere la giusta contravvenzione”.
Secondo la maggioranza “il mezzo a due ruote era regolarmente coperto da assicurazione, come successivamente si è potuto riscontrare e tranquillamente constatare”.
Peccato però che non sia affatto così. Il mezzo non era affatto assicurato. Lo scooter sul quale Gianfranco Ramundo è stato fermato l’altro ieri è stato sequestrato dai Carabinieri della radiomobile della compagnia dei carabinieri di Paola.
E ora sui social la saga può continuare.
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