A giudizio un presunto pedofilo di 32anni. Avrebbe usato violenza sessuale su tre minori approfittando di rapporti di fiducia con i genitori. Risponderà al tribunale di Paola delle accuse di tentata violenza sessuale in circostanze aggravanti.
PAOLA – Tre bambini nelle mani di un orco.
Un presunto pedofilo avrebbe cercato di abusare di loro in tenera età. L’uomo avrebbe messo in atto le oscenità approfittando del suo lavoro di inserviente in un hotel, ma anche del rapporto di amicizia con le famiglie.
Ora è accusato di tentata violenza sessuale in circostanze aggravanti.
Il 32enne costringeva due fratelli a subire violenze sessuali, con più azioni consecutive, in tempi diversi e approfittando dell’assenza dei genitori, che evidentemente si fidavano di lui.
Reati commessi con l’aggravante, in considerazione che i piccoli non avevano ancora compiuto i dieci anni di età.
Successivamente, la stessa e identica cosa accadeva anche a un altro bambino di sei anni, ospite dell’hotel assieme alla sua famiglia. Anche al piccolo faceva abbassare i pantaloncini per fotografarlo e in modo diretto e per costringerlo a subire violenza sessuale.
La Procura della Repubblica di Paola dopo le indagini del caso si è affidata anche a un perito. Lo stesso ha confermato come i bambini fossero attendibili. Ha infatti riferito come da quell’incontro non abbia rilevato elementi tali da chiedere supplementi di indagine.
Il 32enne aveva quindi il vizio di fotografare i bambini nudi. Le foto potrebbero anche essere finite in quel vortice pedopornografico che attraverso canali a volte impensabili riesce a giungere una marea di maniaci. Questa circostanza non è poi emersa dalla conclusione delle indagini.
I reati nel settore della pedopornografia sono in continuo aumento.
Ciò in considerazione del crescente aumento dell’utilizzo anche errato della tecnologia. E più l’età avanza e si avvicina all’adolescenza, più il fenomeno si accentua.
Esperti del settore riferiscono come spesso il pedofilo è l’amico di famiglia, il parente, il vicino. Occorre quindi prestare molta attenzione e soprattutto limitare ai giovani l’uso del web, dove i pericoli sono dietro l’angolo.
Dal 2006 vigila sul fenomeno la polizia postale. Ed è proprio di 11 anni fa la nascita dell’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile presso il Consiglio dei Ministri.
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