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Paola, truffa del bollo: ecco un nuovo caso

Anche il titolare di un’agenzia di pratiche automobilistiche finisce alla “sbarra”. L’indagine è della polizia stradale. In precedenza anche il dipendente di una Lottomatica di Praia a Mare è finito a processo. 


PAOLA – Attenzione alle truffe del bollo auto. È accaduto a diversi automobilisti, forse troppi, che la tassa da loro versata negli effetti non risultava poi pagata.

Un nuovo caso si è aperto in tribunale, a Paola. Alla “sbarra” un’agenzia di pratiche auto. Mentre prosegue il processo del dipendente di una Lottomatica di Praia a Mare, si registra il procedimento a carico del titolare di un’agenzia autorizzata alla riscossione delle tasse automobilistiche (il cosiddetto bollo auto) per la regione Calabria.

L’incaricato di pubblico servizio, secondo le indagini della Procura di Paola, si sarebbe appropriato indebitamente delle somme che i clienti versavano telematicamente. Agli ignari automobilisti veniva rilasciato il relativo tagliando attestante l’avvenuto pagamento che però veniva subito dopo annullato omettendo quindi di versare il denaro riscosso alla regione Calabria.

Pertanto sono risultati inadempienti al pagamento delle tasse automobilistiche i proprietari di diverse autovetture per alcuni dei quali veniva esercitata azione di riscossione coattiva per il tramite di Equitalia.

I fatti in questione sono stati accertati dalla polizia stradale e sarebbero stati commessi in un arco temporale di nove mesi.

Gli ignari clienti sono stati esposti a procedure di recupero crediti da parte di Equitalia.

Il titolare dopo approfondimenti è stato comunque poi beccato e rinviato a giudizio. Il processo a suo carico in Tribunale, a Paola, si è aperto nei giorni scorsi.

In precedenza un dipendente di una Lottomatica di Praia a Mare, si sarebbe messo in tasca con uno stratagemma simile ingenti somme di denaro. Oltre 100 operazioni (dalle 80 alle 400 euro) dal 2010 al 2012, altre 30 operazioni invece di importo imprecisato sono relative a tasse automobilistiche di autovetture per l’anno 2011 e 2012. I furbetti del bollo auto si sono presi così gioco degli ignari clienti per mesi e mesi, clienti che poi risultavano quindi morosi verso la regione.

Nel caso della Lottomatica l’uomo dopo aver avuto come da prassi i numeri delle targhe ha stampato i cosiddetti scontrini non versando però la somma. Con l’operazione annullata quindi l’importo non finiva mai nelle casse delle regioni di residenza alle quali era registrato il veicolo.

Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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