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Paola, liceali analizzano l’Isca

Un gruppo di studenti del liceo scientifico di Paola riporta a galla il problema dell’inquinamento dell’Isca. Il torrente pulito alla sorgente è contaminato a metà percorso e alla foce. Il progetto rientra nell’alternanza scuola-lavoro svolto con l’Unical.


PAOLA – Rispetto ambientale, tra monitoraggio e studio di laboratorio. Sotto i riflettori degli studenti sono finiti i corsi d’acqua.

Gli alunni del liceo di Paola hanno prelevato campioni, analizzato dati, attraverso bioindicatori, mettendo in risalto il metodo galileiano e formulando ipotesi per poi sperimentare tutto con i procedimenti di ricerca scientifica.

I ragazzi si sono recati più volte lungo il torrente Isca di Paola per campionare animaletti oggetti del loro studio. Munti di retino e bacinella hanno raccolto tutto il necessario. Sono stati presi in considerazione degli animaletti, i macroinvertebrati bentonici, capaci di mutare la loro morfologia in base al grado di inquinamento dell’ambiente in cui si trovano.

Quindi le analisi nel laboratorio della scuola, classificando le varie famiglie, e infine la rappresentazione dei dati raccolti su una tabella.

I risultati? Non sono stati felici: l’uomo continua a distruggere quello che ci dona la natura. Un lavoro di gruppo che ha evidenziato i gradi di inquinamenti nel corso d’acqua.

Pulito alla sorgente ma contaminato da metà percorso alla foce.

L’intero lavoro di ricerca è stato presentato nell’aula magna dell’università di Cosenza alla presenza del professor Tripepi, ordinario di zoologia, e della professoressa Cozza, associato di Botanica.

È stata la manifestazione conclusiva di un lungo percorso di studi del liceo di Paola.

Nel particolare i ragazzi delle classi 4 C del liceo scientifico, e 4 A e 5 A scienze applicate hanno presentato i dati sulle condizioni dell’aria e dell’acqua, raccolti durante le loro attività di ricerca ovvero di biomonitoraggio ambientale sul territorio di Paola. Un progetto svolto con la collaborazione del dipartimento di biologia e scienze della terra e l’associazione Isoetes che con i loro esperti hanno consentito agli studenti di svolgere esperienze di consolidamento e potenziamento nel campo delle scienze applicate.

Attività espletate nell’ambito dei progetti di alternanza scuola lavoro e nello specifico per la 4 A e la 4C si è trattato di biomonitoraggio ambientale del suolo, mentre per la 5 A delle acque dolci.

Nel merito soddisfazione è stata espressa dai tutor dell’Unical, Patrizia Rima, Manuela Russo e Emilio Sperone che hanno definito l’esperienza unica e stimolante.

 

Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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