Tutti nella provincia di Cosenza: si attende la conferma dalle seconde analisi allo Spallanzani. Il Governo chiude vasta zona del Nord Italia.
CATANZARO – Ci sono 3 nuovi casi di pazienti positivi al Coronavirus Covid-19 in Calabria.
Sono stati riscontrati tutti in provincia di Cosenza, dal laboratorio di microbiologia dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Due di essi si trovano nel reparto Malattie infettive del nosocomio. Il terzo è un paziente residente in provincia.
Particolari, questi, che sono stati resi pubblici dal presidente della Giunta della Regione Calabria, Jole Santelli. “Come previsto dal protocollo – ha detto –, i campioni per i test di conferma sono stati inviati all’Istituto superiore di sanità, siamo in attesa degli esiti”.
La governatrice ha inoltre chiesto al Governo il blocco delle partenze dal Nord verso la Calabria (vedi dopo, ndr). “Il Governo – ha detto – blocchi l’esodo verso la Calabria che rischia di innescare una bomba emergenziale.
Chiediamo immediati ed urgenti controlli sui treni e nelle stazioni dei pullman. Non è nei miei poteri bloccare gli arrivi dalla zona arancione. La Calabria non è in grado di reggere un’emergenza sanitaria grave.
Sto firmando un’ordinanza urgente che dispone la quarantena obbligatoria per chi arriva dalle 14 province, un provvedimento per cui chiedo la collaborazione attiva dei sindaci, subito”.
Come detto dalla governatrice calabrese, ora, bisognerà attendere il risultato dei test di conferma che saranno effettuati allo Spallanzani di Roma.
In Calabria, al momento, sono dunque 4 i casi positivi: 2 a Catanzaro e uno a testa nelle province di Cosenza e Reggio Calabria.
Come riferito dal capo della protezione civile Angelo Borrelli, nel consueto bollettino delle 18, ieri venerdì 7 marzo 2020, attualmente in Italia si contano 233 deceduti e 589 guarigioni.
I positivi al Coronavirus sono 5.061.
“Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 2.742 in Lombardia, 937 in Emilia-Romagna, 505 in Veneto, 201 nelle Marche, 202 in Piemonte, 112 in Toscana, 72 nel Lazio, 61 in Campania, 42 in Liguria, 39 in Friuli Venezia Giulia, 33 in Sicilia, 23 in Puglia, 24 in Umbria, 14 in Molise, 14 nella Provincia autonoma di Trento, 11 in Abruzzo, 5 in Sardegna, 3 in Basilicata, 8 in Valle D’Aosta, 4 in Calabria e 9 nella Provincia autonoma di Bolzano”.
Intanto, il premier Conte ha firmato un nuovo decreto con il quale stabilisce il “vincolo di evitare ogni spostamento” nell’intera Lombardia e in 14 province di Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Marche.
Ovvero, le zone più colpite dal contagio di Coronavirus. Il divieto non è assoluto, poiché sarà ancora possibile muoversi per motivi di salute, per emergenze o per lavoro, ma le forze dell’ordine potranno chiederne conto ai cittadini.
Qui, fino al 3 aprile, sono previste misure più rigorose. Bar e ristoranti dovranno chiudere alle 18. Chi ha 37,5 di febbre è invitato a restare a casa, chi è in quarantena ha il divieto assoluto di uscire.
Il Dpcm, in linea generale, prevede anche misure valide per tutta Italia. Tra queste: stop a locali pubblici quali pub, discoteche, sale da gioco, cinema, teatro.
Il premier ha poi aggiunto la sua voce alle molte sentite in queste ore su un tema di grande importanza: il comportamento responsabile dei cittadini. “Queste misure – ha detto – provocheranno disagio, ma questo è il momento dell’auto-responsabilità, non del fare i furbi. Tutelare soprattutto la salute dei nostri nonni”.
La redazione di Infopinione.it suggerisce anche in questo contenuto che, per il contenimento della diffusione del virus il Governo italiano ha predisposto alcune misure eccezionali con Dpcm del 4 marzo 2020. Qui trovi il suo contenuto nel dettaglio.
Quest’ultimo contiene in allegato le misure igienico sanitarie da adottare e osservare, che qui riportiamo
Ecco, dunque quali sono queste misure igienico sanitarie che, come era stato largamente anticipato, influiranno molto sulla vita sociale degli italiani.
Lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e comunque evitare abbracci, strette di mano e contatti fisici diretti con ogni persona.
Igiene respiratoria: starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie.
Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce.
Mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro.
Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, anche durante l’attività sportiva.
Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.
Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.
Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.
Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.
Se sei un cittadino calabrese puoi rivolgerti ai numeri utili per l’emergenza che trovi nell’illustrazione qui sotto.
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