In 24 ore un aumento di 61 contagiati, ma ci sono anche 4 guariti in più. Nel Reggino 24 positivi tra una struttura per anziani e una famiglia.
CATANZARO – Sono 555 i casi totali di Covid-19, la malattia causata dal Coronavirus Sars-Cov-2, in Calabria: +61 rispetto al giorno prima.
Ci sono 4 pazienti guariti e dimessi in più, totale 11. I deceduti sono invece 21 (+3).
Gli ultimi aggiornamenti forniti sabato 28 marzo 2020 segnano un nuovo scatto in avanti. Ma, proprio come successo il giorno prima, non si tratta di casi che hanno pesato eccessivamente sui posti letto in ospedale.
Nel dettaglio, infatti, nei reparti calabresi si trovano 107 pazienti ricoverati con sintomi (+4) e 22 in terapia intensiva, esattamente come il giorno prima.
Salgono invece in maniera considerevole per il secondo giorno di fila le persone in isolamento domiciliare: 394 (+50 in 24 ore).
I tamponi effettuati in regione sono 7760 (+859).
A livello provinciale, i casi complessivi sono così suddivisi:
In questo totale, i dati ufficiali riportano da alcuni giorni 2 pazienti non ancora assegnati e, inoltre, figurano anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro.
Inoltre, secondo il bollettino ufficiale della Regione Calabria del 28 marzo, i soggetti in quarantena volontaria sono saliti a 8104 (+599) e le persone giunte in Calabria che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 12099 (+141).
Aumenta anche il numero dei comuni “chiusi” con ordinanza del presidente della Regione Calabria a causa dei numeri di positivi al contagio.
Sabaro 28 marzo è stata la volta del Comune di Melito Porto Salvo, circa 11 mila abitanti, in provincia di Reggio Calabria.
Come avvenuto nelle ore precedenti nel Catanzarese, un alto numero di positivi è stato riscontrato in una struttura sanitaria privata. Nella Casa famiglia per anziani “Raggio di sole”, infatti hanno contratto il Covid-19 complessivamente 16 persone tra dipendenti e ospiti.
A questi si aggiungono i casi registrati presso la frazione Pentedattilo: 8 soggetti, tutti appartenenti allo stesso nucleo familiare.
“L’ordinanza – ha informato la governatrice – prevede il divieto di allontanamento dai territori comunali da parte di tutti gli individui presenti, riducendo drasticamente ogni possibilità di socializzazione, limitando al massimo ogni spostamento; il divieto di accesso nel territorio comunale; la sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.
Possono entrare ed uscire dai singoli territori comunali gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nei controlli e nell’assistenza alle attività riguardanti l’emergenza, nonché degli esercenti le attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali alle stesse, con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale e fermo restando la limitazione della presenza fisica del personale per quanto strettamente indispensabile”.
La redazione di Infopinione.it suggerisce anche in questo contenuto che, per il contenimento della diffusione del virus il Governo italiano ha predisposto alcune misure eccezionali con Dpcm del 4 marzo 2020. Qui trovi il suo contenuto nel dettaglio.
Quest’ultimo contiene in allegato le misure igienico sanitarie da adottare e osservare, che qui riportiamo.
Ecco, dunque quali sono queste misure igienico sanitarie che, come era stato largamente anticipato, influiranno molto sulla vita sociale degli italiani.
Lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e comunque evitare abbracci, strette di mano e contatti fisici diretti con ogni persona.
Igiene respiratoria: starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie.
Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce.
Mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro.
Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, anche durante l’attività sportiva.
Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.
Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.
Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.
Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.
Se sei un cittadino calabrese puoi rivolgerti ai numeri utili per l’emergenza che trovi nell’illustrazione qui sotto.
Disclaimer: questo articolo cita circostanze apprese da fonti ufficiali:
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